16 Giugno 2010, 13:28
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“La non ammissione di un dichiarante a un programma di protezione non incide sulla scelta dei giudici di ritenere pienamente utilizzabili nel processo le sue affermazioni”. Lo dichiara il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano dopo la decisione della Commissione del Viminale da lui presieduta di non ammettere il boss Spatuzza al programma di protezione. “Una decisione – spiega Mantovano – che proviene da un organo amministrativo, le cui valutazioni non interferiscono e a loro volta sono autonome rispetto a quelle dell’autorità giudiziaria”.
“I provvedimenti della Commissione da me presieduta – prosegue – sono impugnabili al Tar Lazio; ribadendo di essere pronto da subito a illustrarli in Parlamento, ricordo che si tratta di atti motivati, esito di un lavoro approfondito e articolato che ha impegnato tutti i componenti della Commissione; non si tratta – come emerge dalle asserzioni di un procuratore della Repubblica – di qualcosa di paragonabile a proiettili o a minacce”.
E sull’argomento Alfredo Mantovano ha detto di essere pronto a riferire in commissione Antimafia. “Dopo avere inviato, nella serata di ieri, al presidente della Commissione parlamentare antimafia copia del provvedimento, desecretato, col quale la Commissione centrale sui programmi di protezione ha respinto l’ammissione al programma di Gaspare Spatuzza – afferma Mantovano – ho manifestato al sen. Giuseppe Pisanu l’immediata disponibilità a riferire all’Antimafia le ragioni e gli elementi di fatto che sostengono tale decisione”.
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16 Giugno 2010, 13:28