02 Dicembre 2019, 16:51
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PALERMO – Finirà di scontare la sua pena domani. E sarà di nuovo un uomo libero dopo cinque anni e sette mesi trascorsi fra carcere e arresti domiciliari. Marcello Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia, è stato condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Godrà degli sconti che spettano a tutti i detenuti per buona condotta. Dal luglio 2018 si trova in detenzione domiciliare per gravi motivi di salute.
Lo arrestarono nell’aprile del 2015. Finì in Libano la breve latitanza di Dell’Utri, rintracciato in un lussuoso albergo di Beirut. Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale. Qualche mese dopo l’estradizione in Italia.
Dell’Utri è stato detenuto in regime di alta sicurezza nel carcere di Parma, poi a Rebibbia. Infine, ai domiciliari per ragioni di salute. Ha goduto della liberazione anticipata prevista dalla legge.
Le vicende giudiziarie dell’ex manager di Publitalia e co-fondatore di Forza Italia, però, non sono finite: è imputato al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. In primo grado ha avuto inflitti 12 anni. L’appello è in corso. L’ex senatore è sotto processo anche a Napoli e Milano per la sottrazione di centinaia di libri antichi. E di recente è finito sotto inchiesta a Firenze per le stragi di mafia assieme a Silvio Berlusconi.
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02 Dicembre 2019, 16:51