04 Ottobre 2018, 16:31
3 min di lettura
PALERMO – Alunni costretti ai doppi turni, genitori messi al corrente degli orari “alla giornata”, secondo quanto riferito, un braccio di ferro tra istituzioni: questi gli ingredienti dell’ennesima, complicata storia di scuola palermitana. La vicenda viene segnalata da Carla Cerami, madre di una ragazzina che frequenta la scuola media Guglielmo Marconi, in via Generale Antonino Di Giorgio. “Da inizio anno scolastico siamo in una situazione di doppi turni – spiega – a causa di lavori non ancora ultimati nella sede assegnata alla succursale, i locali dell’ex Scuola Internazionale di piazza Karol Wojtyla”. In realtà la sede succursale è pronta, ma manca l’autorizzazione per il collaudo e la conseguente certificazione degli impianti.
Nei giorni scorsi la situazione della Marconi era finita in un’impasse: il Comune e la Città Metropolitana di Palermo non riuscivano a determinare la responsabilità dell’autorizzazione e delle conseguenti spese relative. Per assicurare il diritto allo studio a tutti gli alunni, l’istituto è dovuto ricorrere a misure d’emergenza: doppi turni in sede centrale, così da garantire la scuola anche ai futuri occupanti della succursale. “La situazione dopo la prima settimana sta diventando insostenibile – denuncia Cerami – in quanto ad oggi navighiamo a vista non sapendo con certezza quando verranno rilasciati i locali”.
Di fatto, i doppi turni hanno significativamente ridotto gli orari delle lezioni: tre materie da 50 minuti ciascuna, con giornate di due ore e mezza in totale. La prima fascia dalle 8 alle 10.30, mentre la seconda dalle 11 alle 13.30. A complicare le cose, l’inizio dell’anno scolastico e le difficoltà di comunicare l’andamento della situazione passo dopo passo, a causa del gran numero di persone coinvolte.
A far chiarezza è il dirigente scolastico, Claudio Leto, contattato da Live Sicilia: “C’è stato un incontro con l’assessora Marano – spiega – a cui era presente una folta delegazione di genitori. In questo incontro, data l’urgenza di andare a orario completo, l’assessorato aveva pensato a uno scuolabus che portasse i ragazzi da casa a un altro plesso all’entrata, e viceversa all’uscita”. Soluzione che però la delegazione di genitori ha rifiutato, per non sradicare i figli dal territorio. “Allora siamo passati a una soluzione intermedia – continua Leto – ovvero, nelle more della definizione delle ultime revisioni, gli alunni vengono inglobati negli spazi ‘non aule’ della sede centrale in via Di Giorgio”.
Arrivato proprio oggi anche l’orario intero seppur deciso ancora alla giornata, con lezioni tra palestra, sale professori e tutti gli altri luoghi adattabili ad aule scolastiche. Il preside fa luce anche sull’aspetto burocratico: “C’è una sorta di protocollo d’intesa tra Comune e Città Metropolitana – spiega – per fare uno ‘scambio’: a occuparsi del ripristino delle attività del plesso di piazza Wojtyla dev’essere la Città Metropolitana; non appena l’ingresso sarà fattibile, il Comune concederà in cambio un corridoio, per delle aule di una scuola superiore”. Quando avverrà tutto ciò? “Non abbiamo tempi certissimi ma alcuni sopralluoghi sono già in corso – risponde Leto –. Penso che intorno al 20 ottobre sarà tutto risolto. Nel frattempo, contiamo di stabilizzare l’orario e definirlo una volta per tutte entro la fine della prossima settimana”.
Pubblicato il
04 Ottobre 2018, 16:31