23 Novembre 2012, 11:29
1 min di lettura
MOSCA – Maria Alekhina, una delle due ragazze delle Pussy Riot, arrestata lo scorso agosto, ha chiesto l’isolamento in carcere a causa delle minacce avanzate dalle altre detenute. La cantante è stata condannata a scontare due anni di prigione per aver intonato una “preghiera punk” contro il presidente Vladimir Putin, all’interno di una Cattedrale di Mosca.Dopo un periodo di quarantena, la cantante era stata trasferita in una cella comune solo tre giorni fa. A seguito di un diverbio per motivi religiosi con altre detenute che l’avrebbero anche minacciata di violenze, la Alekhina è stata nuovamente trasferita. Stavolta però l’isolamento è derivato da una richiesta.
“Alekhina si trova in un posto sicuro, dove non rischia niente, in una struttura con celle che si trova nel settore d’isolamento- spiega l’ufficio stampa del sistema penitenziario russo – qui la condannata può restare tutto il tempo che vuole, se si sente in pericolo”.
Pubblicato il
23 Novembre 2012, 11:29