06 Giugno 2013, 13:21
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CATANIA – “Si credono i padroni del paese, è ora di mandarli a casa”, esordisce così la 34enne Maria Rita Manuri candidata sindaco del Movimento 5 Stelle al Comune di Camporotondo Etneo.
Da sempre residente nella cittadina ai piedi dell’ Etnea, mamma tutto fare, Maria Rita Manuni opera da anni nel sociale, e fa parte del Movimento di Beppe Grillo da un anno circa. “Sentire i cittadini urlare “vergogna” e “bugiardo” durante i comizi di altri candidati mi fa capire quanto la mia Camporotondo abbia bisogno di persone innanzitutto coerenti – commenta a LiveSicilia Catania la grillina – Molti miei avversari politici sono così agguerriti da telefonare fino a casa della gente pur di accaparrarsi un voto, per non parlare poi di chi manda lettere nelle abitazioni sfruttando loghi e nomi prestigiosi o di chi ha reso le mura del paese un verso scempio, inni all’ abusivismo elettorale”.
Viabilità, risolvere il problema del randagismo, creare cassette d’acqua sfruttando meglio la grande risorsa della riciclata, gli obiettivi primari del suo programma. “Il nostro è il più lungo e articolato di tutti – prosegue la candidata – i programmi degli altri sono delle brutte copie nostre, per giunta di gran lunga più corti”. Così, partono le repliche agli altri candidati precedentemente intervistati da LiveSicilia Catania.
“A Privitera rispondo che non siamo noi ad avere paura di lui, ma semmai è al contrario. Non temiamo nessuno perché siamo certi delle nostre potenzialità”; in merito al candidato Rapisarda invece la Manuri commenta: “il suo è un programma troppo scarno. È un giovane a mio avviso ancora non pronto alla poltrona di sindaco, non vive di luce propria”, e di Pietro Luca Impallomeni dice “poteva allearsi con noi visto che si presenta come il nuovo sulla scia dei nostri ideali, certamente il Movimento 5 Stelle non scende a compromessi, non ci alleniamo con nessuno”.
“A prescindere da tutto c’è una sola certezza – conclude Maria Rita Manuri – per troppo tempo il paese di Camporotondo è stato vittima di rimpasti. Stessi nomi, stesse facce, zii, nipoti e cugini. È tempo di cambiare, sono io la vera novità”.
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06 Giugno 2013, 13:21