“Marino ha screditato Catanzaro”| Le motivazioni della condanna

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29 Novembre 2016, 16:47

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PALERMO – “Alcune frasi dell’intervento dell’assessore Marino sono fortemente allusive e tendono a screditare e minare il valore sociale-professionale non solo di Catanzaro Giuseppe (vice presidente di Confindustria Sicilia), ma dell’intero Gruppo Catanzaro”. Così si legge in un passaggio della motivazione della sentenza con cui il giudice di pace di Palermo, il 3 novembre scorso, ha condannato l’ex assessore regionale Nicolò Marino accusato di aver diffamato gli imprenditori Giuseppe e Lorenzo Catanzaro.

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Il giudice Antonio Cutaia, accogliendo la richiesta della Procura e delle parte civile rappresentata dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano, ha condannato Marino a 500 euro di multa e al risarcimento dei danni ai Catanzaro per 5.000 euro e al pagamento delle spese processuali. Marino è stato condannato perché nel corso di una riunione con esponenti sindacali e di categoria, a novembre 2013, avrebbe affermato che i Catanzaro sarebbero stati prestanome di Provenzano. Il giudice civile di Agrigento aveva condannato Marino a risarcire con 45.000 euro i Catanzaro per gli stessi fatti. La sentenza

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29 Novembre 2016, 16:47

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