La morte di Mario Biondo| Il perito: "È stato un suicidio" - Live Sicilia

La morte di Mario Biondo| Il perito: “È stato un suicidio”

Il cameraman Mario Biondo

L'inchiesta sul cameraman palermitano deceduto a Madrid.

 

PALERMO – “Mario Biondo si è suicidato”. Il responsabile dell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, Paolo Procaccianti, consegna la perizia ai pubblici ministeri sul decesso in Spagna del cameraman palermitano. Una perizia che non lascerebbe dubbi, ma che potrebbe non chiudere la vicenda giudiziaria. I magistrati studieranno il documento consegnato dal perito per valutare se ci siano ulteriori elementi da chiarire.

Secondo Procaccianti, però, non ci sono segni di violenza sul corpo del cameraman. Il medico legale ha avuto la possibilità di analizzare anche una lunga sequenza di fotografie che ritraggono la vittima nel momento in cui è stato trovato il corpo e che sono saltate fuori solo quando i pm palermitani Calogero Ferrara e Claudio Camilleri sono volati a Madrid per una rogatoria internazionale.

La versione del suicidio mai ha convinto i familiari di Mario Biondo, assistiti dall’avvocato Carmelita Morreale, che si sono affidati alla criminologa Roberta Bruzzone. La super esperta ha ipotizzato non solo che Biondo non si è tolto la vita, ma che qualcuno, dopo averlo ucciso, avrebbe organizzato una messinscena per sviare le indagini.

Il cadavere del cameraman fu trovato dalla domestica nella sua abitazione di Madrid. Era il 30 maggio 2013. Il giovane aveva una pashmina di seta legata al collo e fissata a una libreria. Le autorità spagnole archiviarono subito il caso come suicidio. Nulla faceva presagire che Mario potesse arrivare ad un gesto estremo. La sua carriera era ad una svolta. Dopo l’esperienza nella troupe della versione spagnola del programma televisivo l’Isola dei Famosi, c’erano in cantiere altri programmi. Durante le riprese in Honduras aveva conosciuto la bella e famosa presentatrice tv Raquel Sanchez Silva. Una passione travolgente culminata nel matrimonio celebrato a Taormina. La sera prima della morte aveva parlato con i familiari e programmato un loro viaggio in Spagna.

Insomma, il suo non era certo il profilo psicologico di un uomo che da lì a poco avrebbe deciso di togliersi la vita. E così il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa diede il via libera ai pm per riaprire il caso. Prima fu riesumato il cadavere e poi affidata la nuova perizia, quella che oggi confermerebbe il suicidio.


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