08 Ottobre 2019, 18:21
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MARSALA (TRAPANI) – Con l’entrata in funzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala, la struttura che l’ospitava fin dall’anno dell’istituzione del Tribunale (1969) torna al Comune, che vi trasferirà alcuni suoi uffici. A cominciare da quelli che ospiteranno Acquedotto e Tecnico, negli ultimi decenni dislocati in vari immobili della città (qualcuno anche in affitto) perché non vi era posto nella sede principale del Municipio: il seicentesco ex quartiere militare spagnolo di via Garibaldi. Il vecchio Palazzo di Giustizia, che fino al 1969 aveva ospitato scuole (media inferiore e Magistrale) si congeda, quindi, dopo 50 anni di attività. Qui, hanno svolto la loro funzione, tra gli altri, gli ex procuratori Cesare Terranova (che diresse le indagini che alla fine del 1971 condussero all’arresto di Michele Vinci, il cosiddetto “mostro di Marsala”, poi condannato come unico responsabile del sequestro e della morte di tre bambine: Antonella Valenti, nipote del Vinci e vero obiettivo del sequestro, e le sorelline Ninfa e Virginia Marchese, fatte salire in auto probabilmente per non lasciare testimoni) e Paolo Borsellino, che svolse le indagini che consentirono di celebrare a Marsala i primi processi alle famiglie mafiose della Valle del Belice.
Risalgono agli anni di Borsellino procuratore capo a Marsala le collaborazioni con la giustizia di Rosario Spatola, Giacoma Filippello, entrambi di Campobello di Mazara, Vincenzo Calcara, di Castelvetrano, e soprattutto di Rita Atria, giovanissima testimone di giustizia figlia di un mafioso di Partanna, che una settimana dopo la strage di via D’Amelio, decise di togliersi la vita gettandosi dal balcone dell’appartamento romano dove viveva sotto protezione. Testimone di giustizia anche la cognata di Rita Atria, Piera Aiello, attuale deputato nazionale del M5S. Sempre nel vecchio Tribunale di Marsala si sono celebrati, poi, anche i processi per associazione mafiosa a Francesco e Matteo Messina Denaro, ai loro familiari e agli affiliati dello stesso clan. Quasi tutti conclusisi con pesanti condanne. Il Tribunale di Marsala fu istituito su proposta di legge di due parlamentari nazionali locali, l’ex deputato e senatore Pino Pellegrino (Pci) l’ex deputato Benedetto Cottone (Pli).
(ANSA)
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08 Ottobre 2019, 18:21