Martelli: “Scotti sostituito |per il suo impegno antimafia”

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14 Giugno 2012, 14:39

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Nell’indagine sulla trattativa mafia-Stato un’altra testimonianza eccellente arricchisce il quadro ricostruito dai pm di Palermo che hanno notificato 12 avvisi di conclusione dell’inchiesta. Nei giorni scorsi l’ex ministro della giustizia Claudio Martelli è stato nuovamente sentito dal pm Nino Di Matteo su un capitolo importante dell’indagine: la sostituzione alla guida del Viminale, a luglio del ’92, di Vincenzo Scotti con Nicola Mancino.

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L’ex Guardasigilli ha rivelato di avere saputo dall’esponente Dc Giuseppe Gargani che “Scotti era stato sostituito perché all’interno della Democrazia cristiana c’era un evidente fastidio per l’azione antimafia svolta da Scotti”. Il particolare confermerebbe i sospetti dei magistrati che vedono nel cambio al vertice del Viminale non una semplice decisione politica ma un segnale lanciato dallo Stato a Cosa nostra. Martelli avrebbe rivelato ai pm di avere saputo da Gargani che, in particolare, all’interno della Dc non erano graditi i numerosi scioglimenti di comuni per infiltrazioni mafiose disposti da Scotti.

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14 Giugno 2012, 14:39

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