03 Settembre 2021, 18:42
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CATANIA – “Nonostante l’impegno assunto a riattivare il tavolo tecnico insediato nei mesi scorsi in attuazione di quanto dispone la sentenza tar Catania sez. I 397/2021 del 10 febbraio 2021 e aver ribadito piena disponibilità per individuare soluzioni finanziarie compatibili, ho dovuto lasciare gli uffici dell’assessorato scortato dagli agenti della Digos, che mi hanno dovuto proteggere dagli atteggiamenti minacciosi di soggetti che hanno lanciato pesanti invettive, in qualche caso persino aizzati dagli stessi responsabili della gestione. Fino all’arrivo di due volanti della Polizia di Stato, la cui vista ha fatto immediatamente disperdere i più facinorosi”. Lo ha reso noto l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo, a conclusione di una riunione sulla vertenza Mary Poppins, coi vertici dell’associazione Primavera che gestisce un centro di accoglienza per minori nel quartiere di Librino, sulla scorta di un accordo di project financing stipulato alla fine degli anni ‘90 con l’Amministrazione Comunale.
“Purtroppo -ha detto Lombardo- ho dovuto prendere atto ancora una volta dell’atteggiamento pretestuosamente aggressivo, oggi persino ai limiti della minaccia fisica di parte di taluni, nonostante il silenzio che da lungo tempo mi sono imposto, considerate le pendenze giudiziarie davanti alla magistratura amministrativa, e nonostante le falsità dette e ridette in più occasioni. A questo punto mi corre di dover rappresentare pubblicamente alcune evidenze. Infatti, già nel febbraio del 2019, avevo informalmente manifestato ai rappresentanti dell’associazione Primavera la concreta possibilità di rivedere costi e organizzazione dei servizi, tentando, invano, di aprire un dialogo che portasse a una soluzione condivisa alla luce del dissesto e dell’obbligo che la legge pone in capo alle amministrazioni in queste condizioni finanziarie di rivedere tutti i costi di tutti i servizi comunali, per attuare il doveroso rientro dai costi esorbitanti, divenuti insostenibili per le esauste casse comunali. Ho trovato solo dinieghi come se il budget annuale di 2.200.00 euro, percepiti da oltre 20 anni, fosse invece immodificabile, trascurando che si tratta di denaro pubblico la cui spesa va necessariamente razionalizzata, soprattutto alla luce del dissesto che penalizza fortemente l’azione amministrativa e dunque i servizi ai cittadini. Peraltro -ha aggiunto l’assessore Lombardo- dall’ultima ispezione effettuata dagli uffici della direzione “politiche sociali ” è emerso come parte del personale impiegato, sia stato assunto tra marzo e maggio 2019, gravando eccessivamente i costi di funzionamento e quando già la riduzione dei servizi svolti dall’associazione Primavera, fosse già conosciuta come qualcosa più di un’ipotesi.
La sentenza del Tar Catania stabilisce puntualmente che il Comune, in virtù del dissesto, può modificare le condizioni del contratto unilateralmente, nel caso in cui non si addivenisse ad un accordo tra le parti, secondo le forme previste dalla legge. E per questo si è insediato un tavolo tecnico tra le parti per giungere ad una soluzione condivisa che potesse rivedere, nei limiti delle risorse disponibili, il presunto taglio. Tuttavia ho dovuto ripetutamente constatare, non senza amarezza, l’assenza di collaborazione dell’associazione Primavera che si ostina a non esibire la documentazione contabile e finanziaria che costituisce il presupposto indispensabile per eventuali modifiche dell’indirizzo di rimodulazione dei servizi, in ossequio alle norme sul dissesto.
“Tuttavia -ha proseguito in una nota l’assessore richiamo tutti al senso di responsabilità che impone precisi doveri, come quello di rendere conto ad un’amministrazione pubblica che per oltre vent’anni ha sostenuto il cosiddetto “progetto di finanza” erogando copiose somme di denaro, che complessivamente si avvicinano ai cinquanta milioni di euro. Sono infatti convinto -soprattutto dopo questi tre anni alla guida dell’assessorato comunale ai servizi sociali- che la lotta alla povertà educativa non è appannaggio di questo o di quel soggetto, pubblico o privato che sia, ma un impegno corale e rigoroso di tutte le istituzioni che, in sinergia con il terzo settore, che produce straordinari risultati: più di mille minori assistiti nelle strutture convenzionate con il comune e più di 400 titoli di educativa scolastica ed extrascolastica attivati”.
Con riferimento all’incontro avvenuto ieri 3 settembre 2021 con l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania, l’Associazione Primavera si dissocia da ogni atto e manifestazione di inciviltà compiuti da qualche singolo che non appartengono alla storia, al vissuto e ai comportamenti dell’Associazione culturale stessa.
Dispiace quanto accaduto, ma è doveroso chiarire, per amore di verità, che non vi è mai stata alcuna minaccia e che non è stato proferito alcun insulto all’Assessore da parte dei manifestanti.
Il clima di tensione si è determinato solo quando la delegazione si è resa conto che l’Assessore Lombardo si è sottratto ad un civile confronto richiesto dalle mamme di alcuni bambini indigenti assistiti. La disponibilità all’ascolto deve essere sempre un atteggiamento presente in ogni amministratore pubblico ed invece ieri pomeriggio non c’è stata. Inoltre, un usciere dell’Assessorato ai Servizi Sociali ha spento una cicca di sigaretta sul braccio di una mamma per impedirle l’accesso ai locali dei servizi, esasperando con questo suo gesto il clima di tensione.
Teniamo a precisare che non risultano veritiere le dichiarazioni dell’Assessore Lombardo sull’apertura del Comune di Catania al dialogo su una possibile soluzione condivisa tra le due parti. Il dialogo presuppone sempre un confronto e non invece imposizioni unilaterali che, nella volontà del responsabile dell’Assessorato, consisterebbero nel taglio dei contributi dovuti all’Associazione Primavera non inferiori al 50% del fatturato, se non addirittura superiori per via di ulteriori decurtazioni prospettate.
L’Associazione Primavera ha sempre fornito tutta la documentazione richiesta dal Comune per argomentare in modo chiaro ed inequivocabile che un taglio così drastico dei contributi comunali determinerebbe la cessazione di ogni attività di assistenza ai bambini, poiché la loro gestione diventerebbe insostenibile sul piano economico e finanziario.
E’ di tutta evidenza che l’intransigenza dell’Assessore nei confronti dell’Associazione Primavera si riverbera sui lavoratori dell’Associazione, dell’Istituto Mary Poppins, del Centro Diurno di Librino e sulle famiglie dei bambini indigenti assistiti. Sui primi perché sono stati mortificati nel loro sacrosanto diritto al lavoro e ad ottenere una giusta retribuzione per il prezioso contributo professionale assicurato nello svolgimento di servizi sociali tanto delicati perché rivolti a bambini in tenera età; sulle seconde perché, di punto in bianco, si vedono private di un’attività svolta in modo continuativo dall’Associazione in un quartiere a rischio.
La protesta nasce dal fatto che dal 1.1.2020 il Comune ha ridotto i bambini assistiti dall’Associazione Primavera da 190 a 139 e chiuso il Centro Diurno di Librino.
Ciò nonostante che l’unico progetto di finanza voluto dal Comune di Catania è quello stipulato con l’Associazione Primavera che ha ricostruito con cospicui investimenti privati un rudere del Comune sito a Librino, sino ad allora abbandonato e vandalizzato, successivamente trasformato in una delle più belle strutture scolastiche della Provincia di Catania.
Solo a seguito della protesta andata in piazza, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania Giuseppe Lombardo ha inteso ricevere una delegazione dell’Istituto, assistita dalle rappresentanze sindacali.
A tale disponibilità, purtroppo, non ha fatto seguito una reale volontà di addivenire ad una soluzione condivisa, equa e sostenibile. Infatti, anziché vedere la buona volontà di organi politici e tecnici del Comune di Catania amministrato dall’onorevole Salvo Pogliese, l’assessore Giuseppe Lombardo ed i Dirigenti, avv. Gullotta e dott.ssa Delfa, hanno accampato solo scuse, chiedendo all’Associazione Primavera una infinità di documenti che, per Legge, non è competenza del Comune richiedere ad un Concessionario di Pubblici Servizi. Ciò solo per prendere tempo e giustificare il taglio unilaterale del 50% dei contributi finora dovuti.
Fa specie constatare che la Dirigenza Comunale ha avallato la richiesta dell’Assessore di tagliare i contributi, pur conoscendo la sentenza n°391 del 10.2.2021 con cui il Tribunale Amministrativo di Catania ha annullato tutti gli atti emessi nel 2019 e 2020 dal Comune di Catania, che hanno decretato la chiusura del Centro Diurno di Librino, la riduzione del numero di bambini indigenti assistiti dall’Associazione Primavera ed il taglio del fatturato pari al 50%, costringendo l’Associazione ad iniziare il licenziamento dei 60 dipendenti.
Di contro il Giudice Amministrativo ha affermato inequivocabilmente che neanche il ‘dissesto’ (paravento del Comune) dichiarato dall’Amministrazione Pogliese il 12.12.2018, permette a quest’ultimo di “…alterare l’originario sinallagma del progetto di finanza stipulato con l’Associazione Primavera…”; ciò perché i Giudici hanno verificato che i documenti forniti dal Comune al Tribunale provano che la decisione di ridurre il progetto di finanza con l’Associazione Primavera “non è stata accompagnata da adeguata istruttoria a supporto della riduzione in vista dell’equilibrio economico-finanziario approvato nel 1997”.
Ci spiace inoltre contraddire l’Assessore, che sindaca le assunzioni dell’Associazione Primavera tra febbraio e maggio 2019, dichiarando che sarebbero state fatte per incrementare la dotazione di personale, mente invece si tratta di assunzioni necessarie per sostituire personale che si era dimesso proprio a causa del ‘dissesto del Comune’, atte a garantire la continuità del servizio, nel rispetto degli standard previsti dalla Regione Siciliana.
Nel marzo del 2019, l’Assessore si era impegnato a non alterare la struttura del progetto di finanza tra l’istituto Mary Poppins e l’Associazione Primavera; in modo unilaterale, invece, l’amministrazione comunale ha operato nell’ottobre del 2019 una modifica degli accordi contrattuali, rendendosi inadempiente.
In conclusione, vorremmo ribadire che in tutte le manifestazioni di piazza (ormai da due anni) sia i genitori che i lavoratori hanno sempre dimostrato senso di grande responsabilità e un comportamento dignitoso e rispettoso delle istituzioni.
Pertanto, deprecando gli isolati gesti di intolleranza compiuti da qualcuno ieri nei confronti dell’Assessore Lombardo, comunque MAI VIOLENTI, si invita quest’ultimo a dimostrare maggiore disponibilità al dialogo e al confronto sereno con le parti, ascolto dei genitori fortemente preoccupati per il futuro dei loro figli, ragionevolezza sul fatto che un taglio drastico e unilaterale dei contributi comunali pregiudicherebbe seriamente la continuità di servizi sociali così importanti e vitali in uno dei quartieri più a rischio della città che persino il Tribunale dei Minori di Catania auspica siano ulteriormente potenziati ed incrementati.
Dott.ssa Anna Pennisi Presidente Associazione Primavera
Pubblicato il
03 Settembre 2021, 18:42
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