Mascalucia, Leonardi:| “Con noi paese più vivibile”

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27 Febbraio 2013, 11:57

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Giovanni Leonardi

CATANIA – Nelle precedenti tornate elettorali a carattere amministrativo è stato più volte additato come il candidato alla poltrona di sindaco. Tuttavia, Giovanni Leonardi ha sempre declinato “l’invito”, preferendo provare “più in là” l’esperienza in cui si è tuffato a capofitto da qualche settimana a questa parte. Il cinquantunenne Leonardi, sposato e padre di due ragazzi, è funzionario direttivo del Genio Civile di Catania e dal 2008 Presidente del Consiglio provinciale. Cosa risponde al consigliere del Pd, Giovanni Consoli, il quale sostiene che la sua candidatura, così come quella di Fabio Cantarella (centrodestra), non è sostenuta dai partiti, ma si tratta di “slanci in avanti” che devono essere suffragati da concreti sostegni politici? “Da tempo ho dato la mia disponibilità ad una candidatura a sindaco sostenuta da un progetto civico condiviso e credibile.

Oggi considero la corsa con l’Udc alle elezioni politiche un attestato di stima. Il resto lo lascio al consigliere Consoli”. Un giudizio complessivo sull’amministrazione Maugeri? “Il giudizio lo hanno dato i cittadini in occasione delle ultime elezioni regionali …” In cosa ha fallito secondo lei l’ex sindaco di Mascalucia? “Ritengo che ci sia stata una gestione troppo personalistica del bene pubblico. Sottolineo in particolare la totale mancanza di un piano strategico e di un processo partecipato per riaffermare l’identità sociale e civile della cittadina. Inoltre si è portato avanti un utilizzo di risorse che non ha determinato ricadute e benefici concreti per la gente e, solo per citare alcuni aspetti del vuoto di politica lasciato dall’amministrazione passata, evidenzio l’assenza di strutture a beneficio delle politiche giovanili e di attività in favore della terza età”.

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Quali sono le priorità sulle quali punterebbe una volta eletto Sindaco? “Implementare le nuove tecnologie per rendere vera ed autentica l’informazione (penso alla diretta web del consiglio comunale per esempio) e consentire il controllo sociale dell’azione amministrativa (cito su tutti lo strumento del bilancio sociale sul web). Il nuovo modo di amministrare sarà quello dell’ascolto e del confronto con i cittadini, puntando sulla sicurezza, che non può prescindere dalla tutela ambientale e dallo sviluppo sostenibile del territorio, sui parcheggi nel centro storico e sugli interventi per valorizzare la viabilità. Da non tralasciare l’efficienza della macchina amministrativa: mi riferisco ai Controlli Interni Integrati e al piano Anticorruzione). In sintesi, cercherò di ridare un’anima al paese e di renderlo più vivibile”. Qualche suo detrattore la critica per l’eccessiva lontananza da Mascalucia e dai suoi problemi: cosa risponde alle succitate illazioni? “Dedico più di 8 ore al giorno di lavoro all’attività di Presidente del Consiglio provinciale.

Non sono lontano dai problemi della gente, tutt’altro: ho seguito con il personale supporto dell’ex governatore Raffaele Lombardo, l’iter per finanziare e realizzare il recupero dei danni causati dal terremoto alla chiesa di San Vito. Lo scorso anno ho accolto in Provincia gli studenti del Liceo Concetto Marchesi che protestavano per ottenere un nuovo plesso ampio, efficiente e moderno. Insieme con i genitori e con il dirigente scolastico mi sono adoperato per mesi predisponendo un “tavolo tecnico” al fine di concordare l’adeguamento e l’attuale locazione dell’immobile Carmeni”. Cosa le ha dato in breve l’esperienza in qualità di Presidente del Consiglio provinciale? “In diverse occasioni, si è trattato di un lavoro arduo, come quando l’aula è stata occupata per protesta da pulizieri, precari, lavoratori in mobilità e studenti. Ho imparato ad ascoltare, ma soprattutto ad agire ed assumere decisioni”.

Il suo progetto per coinvolgere Massannunziata, i cui residenti si sentono un corpo estraneo rispetto al centro cittadino? “Scommetterò su interventi di riqualificazione urbana; sulla realizzazione di un parcheggio e di una piazza nel centro storico. Inoltre sul potenziamento dei servizi di polizia urbana per garantire più sicurezza nella popolosa area territoriale e sull’utilizzo delle strutture comunali (la scuola, l’impianto sportivo Turi Guglielmino, la delegazione comunale, il Parco Monte Ceraulo) e dei luoghi di culto (le parrocchie e i santuari) per promuovere attività formative e socializzanti”. La sua ricetta per risolvere il problema della raccolta differenziata? “La TARES comporterà un aumento delle tariffe. Attualmente la raccolta si attesta al 6,46 per cento su media annua e al 17 per cento a dicembre 2012. Occorre creare l’interesse nei cittadini per arrivare almeno al 50 per cento. Ciò non è possibile senza gli Ecopunti e senza ripartire dall’Isola Ecologica. La riduzione delle quantità comporterà una diminuzione dei costi. Applicando la tariffa in maniera puntuale il cittadino pagherà per quello che produce”.

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27 Febbraio 2013, 11:57

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