27 Gennaio 2020, 12:25
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PALERMO – Un centro massaggi a luci rosse è stato scoperto e sequestrato dalla polizia in piano centro a Palermo. L’indagine, avviata dai poliziotti della sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile, ha portato gli agenti in via Francesco Guardione. Deferita all’autorità giudiziaria una cittadina cinese, Y.Z., di 35 anni, che adesso dovrà rispondere di esercizio e favoreggiamento della prostituzione, reati aggravati dall’aver commesso il fatto avvalendosi di persone legate da rapporto d’impiego.
Le indagini sono partite da alcune incongruenze nei documenti presentati, dalla titolare del centro massaggi presso l’Ufficio Immigrazione per il rinnovo del permesso di soggiorno. Ed il sospetto che l’esercizio di attività di prostituzione fosse celato da quella di centro servizi per il benessere del corpo, gli agenti l’hanno avuto eseguendo alcune ricerche online, dopo le quali hanno constatato la presenza su siti specializzati di incontri diverse inserzioni pubblicitarie riconducibili al centro massaggi di via Guardione, annunci corredati da fotografie di donne orientali indossanti abiti succinti e ritratte in pose seducenti e provocatorie.
Da diverso tempo, i poliziotti tenevano sott’occhio l’ingresso del centro massaggi ed hanno potuto così registrare il continuo via vai di clienti, tutti fermati all’uscita e costretti, dall’evidenza dei fatti, ad ammettere, non senza qualche imbarazzo, la consumazione di una prestazione di natura sessuale. Al cliente che faceva ingresso nel centro massaggi veniva proposto un massaggio al costo di 30 euro, mentre sarebbe stato tra 50 e 70 euro se avesse effettuato “l’happy ending” finale, per un totale di 30 minuti.
Il locale era illuminato esclusivamente da luci soffuse e un bancone tipo reception, posizionato a sinistra rispetto alla porta d’ingresso, con di fronte una stanza adibita a sala massaggi, arredata con un lettino, una vasca in rovere ed alcuni suppellettili dove erano riposti degli asciugamani; in totale l’immobile era dotato di tre camere destinate a sala massaggi; alle pareti vicino la porta d’ingresso erano affissi dei volantini con elenco della tipologia dei massaggi praticati ed il relativo prezzo, mentre non risultavano essere esposte, nè sono state esibite dalla titolare le prescritte autorizzazioni amministrative per l’esercizio dell’attività di centro benessere per la cura del corpo (s.c.i.a. comunale – s.c.i.a. sanitaria), l’attestazione professionale di estetista/massaggiatore e la tabella con gli orari lavorativi.
Sulla base delle indagini condotte i poliziotti della Mobile hanno accertato che l’attività principale eseguita all’interno del centro fosse il commercio di prestazioni di natura sessuale, con l’assunzione a tale scopo di almeno due dipendenti (riconosciute anche dai clienti fermati e sentiti di volta in volta all’uscita dal locale) anche se formalmente preposte a mansioni di “commesso di negozio”. Essendo stata quindi documentata la continuità dell’attività illecita di esercizio di casa di prostituzione, l’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e amministrativo per esercizio abusivo dell’attività di servizi di centri per il benessere fisico.
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27 Gennaio 2020, 12:25