Massimo, è Gabriele Ferro| il nuovo direttore musicale

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01 Ottobre 2014, 18:21

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PALERMO – Dopo il direttore artistico, oggi è il turno di quello musicale: il Teatro Massimo cambia pelle e lo fa partendo da alcune nomine che completano così un organigramma da tanti anni con le caselle vuote. La fondazione di piazza Verdi ha scelto il palermitano Gabriele Ferro, presentato nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Leoluca Orlando, che della fondazione è presidente, dal direttore artistico Oscar Pizzo e dal sovrintendente Francesco Giambrone.

“Il rapporto con Ferro è antico – ha detto Giambrone – è bello che il Massimo dia una casa a un artista importante, dalla grande carriera internazionale, che torna nella sua città. I direttori di orchestra stamattina gli hanno tributato una standing ovation, segno dell’affetto di questo teatro per lui. Questo è un momento travagliato per le fondazioni liriche, i direttori musicali vanno via, noi invece facciamo l’opposto: è un bel segno. Abbiamo due musicisti alla guida del teatro”.

Ferro si metterà all’opera nel 2015 ma entrerà a regime l’anno dopo, con una presenza di tre o quattro mesi l’anno e la garanzia di due titoli d’opera e alcuni concerti a stagione. Il suo contratto durerà fino al 2019 e gestirà insieme al direttore artistico l’organizzazione del teatro curando l’orchestra. Il contrario di quanto accade altrove: Riccardo Nuti ha lasciato l’Opera di Roma, Daniele Rustioni il Petruzzelli di Bari e Nicola Luisotti il San Carlo di Napoli.

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“Mi hanno chiesto tante volte di guidare il teatro – ha detto Ferro – ma sono sempre scappato: questa volta ho accettato per Giambrone, Orlando e Pizzo. A Palermo faremo tante cose belle”. “E’ una seconda fase per la fondazione – ha aggiunto Orlando – che coincide con la seconda fase dell’amministrazione comunale”. Per l’assessore regionale Michela Stancheris quella di Ferro “è una nomina di particolare importanza e di altissimo livello internazionale”.

Il nuovo direttore si è diplomato a Roma e ha lavorato in tutto il mondo: in Germania, in Francia, in Spagna, ad Amsterdam, a Ginevra, in lungo e in largo negli Stati Uniti ma anche a Napoli, dove è stato direttore musicale, Venezia, Milano e Firenze. Dal 2001 al 2006 è stato direttore ospite a Palermo. Prova così ad avviarsi verso la normalità il teatro cittadino, che proprio ieri ha chiuso con i sindacati un accordo su esodi e tagli per il risanamento dell’ente: 24 esuberi volontari in tre anni, meno esternalizzazioni e tagli del 20% alle indennità.

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01 Ottobre 2014, 18:21

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