19 Marzo 2012, 17:45
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Sarà messo in scena dal 23 al 30 marzo al Teatro Massimo di Palermo il dramma musicale popolare “Boris Gudonov”. Foschi complotti e ribellioni sono le componenti fondamentali del capolavoro di Musorgskij, il cui soggetto è basato su un dramma di Pushkin: nella Russia d’inizio Seicento, piombata nel pieno caos dopo l’assassinio dell’erede al trono, si narrano le vicende tormentate e i dissidi di Boris, lo zar illegittimo che muore straziato dai rimorsi e dalla sua stessa brama di potere; il grande monologo di Boris morente è uno dei capolavori assoluti della storia musicale.
Lo sfarzoso nuovo allestimento (realizzato in coproduzione con il Teatro Municipal de Santiago del Cile) è firmato da Hugo De Ana, artista ormai caro al pubblico palermitano, apprezzato per la sontuosità e l’eleganza dei suoi lavori.
Alla guida dei complessi della Fondazione (Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Coro di voci bianche) una bacchetta di esperienza come George Pehlivanian. Maestro del Coro sempre Andrea Faidutti e Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo.
Le luci sono firmate da Jacopo Pantani, le coreografie da Lino Privitera.
Il numerosissimo cast di interpreti comprende accanto a Ferruccio Furlanetto nel ruolo di Boris (in alternanza con Alexei Tanovitski il 24 e 30 marzo), Anna Victorova (Marina), Marco Spotti (Pimen), Mikhail Gubsky (L’Impostore sotto il nome di Grigorij o Il falso Dimitrij), Igor Golovatenko (Rangoni), Jan Vacik (Šujskij) e Dmitry Voropaev (Il Folle in Cristo o L’Innocente).
Il Boris Godunov è stato rappresentato a Palermo 5 volte: nel 1931, nel 1948, nel 1954, nel 1964 (sempre al Massimo) e infime nel 1987 al Politeama (con i complessi ospiti del Teatro Malij di Leningrado in tournée italiana).
Il costo dei biglietti varia dai 15 ai 125 euro e sono in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica dalle ore 10 alle 15); prevendite autorizzate in tutta Italia anche nel circuito Amit – Vivaticket.
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19 Marzo 2012, 17:45