20 Settembre 2012, 18:24
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PALERMO – Sul caso del Teatro Massimo di Palermo arriva la seconda missiva del ministero dei Beni Culturali. Il ministro Lorenzo Ornaghi ha annunciato che toccherà al direttore generale per lo Spettacolo dal vivo, Salvatore Nastasi, occuparsi di una situazione “delicata” , di cui ancora si attendono “adeguati chiarimenti da parte del sovrintendente della fondazione”, Antonio Cognata.
E alcuni chiarimenti li ha chiesti appena ieri anche il sindaco Leoluca Orlando. Nel comunicato diramato oggi, infatti, l’amministrazione, otre a ribadire la disposizione del blocco delle missioni e dei contratti di consulenza della Fondazione, ha chiesto anche delucidazioni al riguardo. I contratti di collaborazione esterna e di consulenza, secondo il Comune, graverebbero per circa un milione di euro sul bilancio del teatro Massimo.
Una questione che ha alimentato la polemica tra il primo cittadino e il Cda del teatro, anche perché secondo l’amministrazione i contratti “sarebbero stati rinnovati per tre anni proprio pochi mesi prima dell’insediamento” di Orlando e quindi del neo presidente della Fondazione. “Non è possibile – ha detto il sindaco – soprattutto proprio mentre da parte del sovrintendente viene paventata la necessità di tagli dell’attività per difficoltà economiche, che da parte della dirigenza del teatro si spendano decine di migliaia di euro in missioni di cui a questo punto sarà utile valutare l’effettiva necessità ed utilità per l’attività culturale ed amministrativa della Fondazione”.
Il polverone attorno al noto teatro palermitano, dunque, non sembra cessare. Neanche dopo che l’ultima lettera inviata da Roma non escludeva affatto la possibilità di commissariare la Fondazione. E non cesserà almeno fino a quando non si pronuncerà la magistratura. Perché in seguito alla sospensione da vice-presidente della Fondazione voluta da Orlando, Carlo Varvaro, membro del Cda nominato illegittimamente secondo Orlando da Diego Cammarata, ha deciso di ricorrere a vie legali. Ma se da un lato non sarà convocato il Cda fino al pronunciamento dei giudici, dall’altro continuano a volare le accuse. L’ultima, la richiesta del Comune nei confronti di Varvaro di restituire ancora sei mila euro all’amministrazione, perché sarebbero stati percepiti illegittimamente negli anni scorsi.
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20 Settembre 2012, 18:24