19 Novembre 2013, 12:19
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PALERMO – Chiunque ritenga che la musica classica e la lirica siano generi cui i giovani non possano accostarsi, fin troppo retrò e a tratti noiosi, sarà costretto a ricredersi dopo il successo di “Verdi come Noi” organizzato dall’Associazione “Giovani per il Teatro Massimo”, nell’ambito dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi 1813-2013. Sulla carta era praticamente “sold-out” sin dal giorno prima della chiusura del botteghino. Vedere, però, più di mille under 30 al Teatro Massimo per l’anteprima dell’opera “La Traviata” lascia davvero a bocca aperta.
Il Teatro Massimo si apre quindi ancora una volta al nuovo pubblico, soprattutto in questo caso quello degli universitari sotto i 30 anni, un pubblico di curiosi, alcuni dei quali vedono forse un’opera dal vivo per la prima volta, altri già giovanissimi appassionati, la cui presenza smentisce il luogo comune che vorrebbe l’opera riservata agli anziani.
“A gennaio avevamo già organizzato un evento simile, aprendo il teatro agli under30 per l’anteprima di “Das Rheingold” di Richard Wagner, – dichiara Walter Vitale, presidente dell’Associazione Giovani per il Teatro Massimo – “ E’ un modo nuovo di vivere l’opera, molto affascinante soprattutto per chi, come me e molti miei coetanei, ha voglia di conoscere e comprendere tutte le dinamiche che muovono un’opera lirica. La Fondazione ci ha dato l’opportunità di organizzare interamente quest’evento, e dopo sacrifici enormi, quasi due mesi di lavoro costante, il risultato è stato il sold out. Siamo veramente soddisfatti.”
L’idea dell’Associazione Giovani per il Teatro Massimo arriva da un gruppo di studenti universitari appassionati di teatro d’opera, con l’obiettivo di creare un ponte tra tradizione e innovazione, tra il mondo della musica classica e quello degli studenti. In meno di anno di attività, l’associazione ha al suo attivo più di 180 soci, diventando punto di riferimento non solo del Teatro Massimo, ma di tutti i teatri italiani.
Anteprime, conferenze di approfondimento, condotti in sinergia con la Fondazione Teatro Massimo in primis, ma anche con librerie, associazioni studentesche musicali e teatrali, per discutere insieme delle opere appena viste o di quelle che ancora devono essere messe in scena, conoscere gli autori e in generale saperne di più sulla musica classica. “Siamo molto contenti del supporto che ci viene offerto dall’Associazione Giovani per il Teatro Massimo – dichiara il Commissario straordinario, prefetto Fabio Carapezza Guttuso – L’entusiasmo, la dedizione, l’impegno di questi ragazzi testimoniano il potere di aggregazione della musica classica anche nei confronti delle giovani generazioni.”
Anche sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo non sono mancati e non mancheranno per quest’opera i giovani: nel ruolo della protagonista debutta in Italia uno dei soprani più celebri di oggi, la palermitana Desirée Rancatore e un altro giovane interprete palermitano, il baritono Vincenzo Taormina nel ruolo di Giorgio Germont e il tenore Stefano Secco nel ruolo di Alfredo. Giovane anche il direttore, Matteo Beltrami.
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19 Novembre 2013, 12:19