Matrimoni, aria di crisi| anche per i cattolici

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21 Febbraio 2013, 23:31

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PALERMO – Tempi duri per la famiglia, anche se cattolica. E specie a Palermo. Sono questi i dati che emergono dalla relazione del vicario giudiziale don Vincenzo Murgano, che ha illustrato l’attività del Tribunale Ecclesiastico regionale, una sorta di primo grado di giudizio delle istanze per l’annullamento dei matrimoni religiosi, in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario 2013 che si è svolta nell’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia

Dati che raccontano come i matrimoni durino sempre di meno. Su 267 cause introdotte nel 2012 in tutta la Sicilia, infatti, in ben 179 la convivenza coniugale si è interrotta entro il primo quinquennio; in 59 casi tra i 6 e i 10 anni, in 15 tra gli 11 e i 15 anni, in otto tra i 16 ai 20 anni, in cinque tra i 21 e i 25 anni e in un caso oltre i 25 anni.

E scendendo nel dettaglio, si scopre come la diocesi di Palermo sia nel 2012 quella con più cause trattate (245) e concluse con sentenza (61). Un parametro, quelle delle diocesi, che non combacia perfettamente con le classiche province: basti pensare che nel Palermitano insistono più diocesi come Palermo, Monreale, Cefalù o l’Eparchia di Piana degli Albanesi. Però salta agli occhi come, nonostante uno scarto di circa 150mila abitanti, la diocesi di Catania abbia numeri assai inferiori: 153 cause trattate e solo 32 giunte a sentenza.

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Ma quali sono le cause più frequenti dell’annullamento dei matrimoni? In cima alla classifica ci sono la mancata volontà da parte di uno dei coniugi di avere figli o il fatto che uno dei due non escluda di poter divorziare, ma ci sono anche i casi di violenza, l’incapacità di assolvere agli oneri coniugali o la non conoscenza dei diritti e dei doveri che comporta il matrimonio religioso. I numeri raccontano anche di un numero di istanze di annullamento che, grosso modo, resta costante negli anni (tra 200 e 300) e di una sostanziale parità tra sessi in coloro che avanzano la richiesta: negli ultimi cinque anni 870 uomini contro 700 donne.

Twitter: @robertoimmesi

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21 Febbraio 2013, 23:31

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