30 Aprile 2015, 18:07
1 min di lettura
PALERMO – Lunedì prossimo a Palermo, davanti al giudice Enrico Catanzaro, si svolgerà la prima udienza del processo scaturito da una citazione per danni (la richiesta è di 250 mila euro) avanzata nel 2009 dall’attuale presidente della Repubblica e dai figli di Piersanti Mattarella nei confronti della Longanesi e di Alfio Caruso, autore nel 2000 di una storia della mafia, “Da cosa nasce cosa”, libro giunto all’ottava edizione. In precedenza il tribunale aveva assegnato il caso a un giudice onorario, Rosamaria Rini; ma su richiesta del difensore di Caruso, Fabio Repici, il processo è passato a un giudice ordinario.
I Mattarella contestano alcuni passaggi del libro – rimasti inalterati nelle otto edizioni apparse dopo il 2000 – in cui Caruso faceva riferimento alle “frequentazioni mafiose” del padre del capo dello Stato, Bernardo, “episodi tratti – dice Caruso – da una sterminata pubblicistica citata in bibliografia e che va dal ’50 ai nostri giorni”; e i giudizi che l’autore dà su Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio ’80. Caruso era stato citato in giudizio, sempre per lo stesso libro, dai parenti del più volte ministro democristiano Franco Restivo. In quel caso l’autore è stato assolto con sentenza passata in giudicato. (ANSA)
Pubblicato il
30 Aprile 2015, 18:07