22 Settembre 2023, 21:03
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PALERMO – Matteo Messina Denaro è in coma irreversibile. È ricoverato dall’8 agosto nell’edificio L4, al primo piano dell’Ospedale San Salvatore a L’Aquila in una stanza fra il centro vaccinazioni e la Neuropsichiatria infantile. Da alcuni giorni è stato sedato. Non c’è cura per il tumore al colon, ormai al quarto stadio. Ogni speranza di contrastare la malattia è svanita. L’intervento dei medici si limita alle terapie del dolore per il boss ha 61 anni. Nelle scorse ore si era sparsa la notizia della morte: un fatto smentito.
Il quadro clinico del capomafia di Castelvetrano, già fortemente compromesso dal cancro, ha subito un brusco peggioramento nella giornata di giovedì per via di un grave sanguinamento al quale ha fatto seguito un collasso. Il boss nel suo testamento biologico avrebbe manifestato la volontà di non subire l’accanimento terapeutico e i medici hanno sospeso l’alimentazione.
Il paziente è così passato in carico dall’equipe oncologica del professor Luciano Mutti al reparto di Rianimazione del San Salvatore, diretto da Franco Marinangeli. In ospedale in queste ore ci sarebbero la nipote e legale, Lorenza Guttadauro, e la figlia 27enne, anche lei di nome Lorenza, riconosciuta soltanto in cella e che ora porta il cognome dei Messina Denaro. La loro presenza filtra solo da indiscrezioni. Di sicuro arriveranno nelle prossime ore.
Dopo l’arresto del 16 gennaio scorso il capomafia di Castelvetrano è stato portato nel supercarcere de L’Aquila dove è stato sottoposto alle cure per il cancro al colon scoperto a fine 2020. All’inzio veniva curato nella cella appositamente attrezzata. Il padrino è rimasto in discrete condizioni fino a un mese fa. Poi, dopo due interventi chirurgici, la situazione è precipitata. Da qui il ricovero nel reparto detenuti dell’ospedale.
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22 Settembre 2023, 21:03