24 Giugno 2013, 13:55
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CATANIA – E con oggi si conclude la via crucis degli esami scritti. È questo il commento liberatorio, che in queste ore da nord a sud accomuna un po’ tutti i maturandi d’Italia. Dopo il compito di italiano e la seconda prova attinente ai vari indirizzi di studio, è stato dato il via questa mattina alla terza e ultima prova scritta, il cosiddetto “quizzone“, un test multidisciplinare con lo scopo di sondare la preparazione dei candidati a 360 gradi, proponendo loro domande specifiche su ben cinque materie differenti.
A differenza delle prime due, la terza prova è l’unico test scritto a non avere carattere nazionale dal momento in cui le domande sono preparate dagli stessi insegnanti. I 500mila maturandi italiani e, nello specifico, i circa 15mila candidati etnei hanno dunque dovuto fare i conti con quesiti a risposta aperta, risposta multipla a crocette, problemi e analisi di casi pratici e professionali, ma anche, a seconda del corso di studio, a sviluppo di piccoli progetti, tutto a discrezione del proprio insegnante.
Secondo un sondaggio pubblicato da TheBlazonedPress più della metà degli studenti, 2 su 3, dichiara di essere già a conoscenza delle materie che verranno indicate, mentre il 20% afferma di conoscere anche alcune domande grazie alla «soffiata» dei prof. “Immaginavamo l’argomento, ma non conoscevamo le domande” commentano Andrea, Alessio e Federico maturandi al liceo scientifico Principe Umberto. “La vera paura era la seconda prova, nel nostro caso matematica – proseguono – adesso l’orale non ci spaventa”.
A fare eco ai tre ragazzi anche Paola Alessia, maturanda in un istituto privato che così ha vissuto la giornata di oggi: “avevo la tipologia C come terza prova , cioè niente trattazione sintetica ma solo domanda con risposta da segnare, abbastanza accessibili anche i quesiti dei commissari esterni, non mi posso lamentare”. Andrea, Alessio e Federico hanno invece dovuto motivare in dieci-quindici righe le loro risposte. Quindici il punteggio massimo che i docenti potranno attribuire ai test.
Da oggi si dovrà studiare per gli orali, dunque: le prove dovranno concludersi entro il 18 luglio. Per l’ultima e temutissima parte degli esami, gli studenti dovranno discutere la tesina. “Il nulla” è il tema scelto da Federico, mentre Paola Alessia spiega: “Il titolo della mia tesina è “Elogio alla folla” un’opera di Erasmo da Rotterdam, per adesso mi sento abbastanza tranquilla, soprattutto perchè ho quasi la certezza di sedermi all’orale con un voto che mi permetterà di prendere anche con meno di dieci, sessanta, anche se punto più in alto!”.
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24 Giugno 2013, 13:55