21 Giugno 2012, 09:56
1 min di lettura
L’ultima volta era accaduto nel 1978 e a 34 anni di distanza torna un brano di Aristotele, da tradurre dal greco, sui banchi degli studenti dei licei classici: “Non il caso ma la finalità
regna nelle opere della natura”. Il filosofo ellenico è considerato uno degli autori più difficili da affrontare. Negli altri indirizzi scolastici si affronta la prova specifica del percorso formativo: allo scientifico quesiti di geometria analitica e un’applicazione del teorema di Lagrange, al linguistico la lingua straniera, all’artistico la figura disegnata.
Anche questo esame, come la prova di italiano di ieri, è predisposto dal ministero, ma varia da indirizzo a indirizzo. Ha come obiettivo quello di accertare che il candidato abbia specifiche conoscenze relative al corso di studi frequentato.Per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell’istituto. Naturalmente restano validi anche oggi i divieti all’uso di telefonini, palmari pc e affini. In classe saranno ammessi soltanto, come da tradizione, dizionari di lingua e calcolatrici non programmabili.
Pubblicato il
21 Giugno 2012, 09:56