Maurizio Pellegrino il traghettatore | Debutto assoluto a San Siro

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07 Aprile 2014, 13:51

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CATANIA. Alla fine, Maran ha finito col pagare di nuovo. Per pagare per tutti. Persino superfluo domandarsi che senso abbia ormai cambiare tecnico a sei partite dalla fine. In una stagione costellata da infortuni e maledizioni, il Catania – questo Catania – ci ha messo comunque parecchio di suo. Si è partiti con un precampionato che aveva lasciato già a suo tempo parecchi dubbi; si è proseguito con una stagione nel corso della quale non ne è stata indovinata una; si conclude con un caos che è difficile oggi capire a cosa di buono potrà portare.

L’unico dato certo, al momento, è quello che la panchina è stata affidata a Maurizio Pellegrino. Una soluzione interna con il supervisore tecnico delle giovanile che assume il timone della panchina. Per Pellegrino, aretuseo d’origine, si tratta di un debutto sulla panca di una formazione di Serie A. Lui che a Catania c’è stato da calciatore ai tempi della C (dal ’94 al ’97) ma che ne è stato anche allenatore (in tandem con Graziani) nel finale di campionato del 2002 col salto dalla dalla C alla B e poi, prima dell’esonero, in cadetteria, siamo nel 2003. Da allora, alterne fortune per il tecnico quarantottenne fino all’approdo nello staff del presidente Nino Pulvirenti culminato con la panchina sfidatagli ieri al termine di Catania-Torino.

Il “debutto” per mister Pellegrino sarà di tutto rispetto: a San Siro contro il Milan. Per il resto, ci sarà solo da vivere alla giornata. E concludere nel migliori dei modi una stagione da cancellare.

Di seguito, il cammino delle restanti sei partite dei rossoazzurri (in maiuscolo le partite in trasferta):

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07 Aprile 2014, 13:51

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