29 Ottobre 2008, 11:28
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Ci sarebbe un vero e proprio sistema criminale con ramificazioni nel nord Italia dietro un maxi sequestro di alimenti e merci in Cina effettuato dal Nucleo antifrodi della Polizia municipale di Palermo.
Due persone di nazionalità cinese sono state denunciate. Sotto sequestro è finito un deposito in via Di Rudinì, nel capoluogo siciliano, dove sono stati trovati circa 420 chilogrammi di prodotti surgelati, per un valore di circa 10 mila euro, provenienti da Prato ed in cattivo stato di conservazione. In alcuni casi la data di scandenza era alterata. Nel deposito sono state trovate e sequestrate anche 24 schede Sim intestate a cittadini rumeni residenti a Ladispoli, in provincia di Roma. Per frode in commercio e sofisticazione alimentare e’ stato denunciato un cinese di 31 anni.
I sigilli sono stati apposti anche ad un deposito di giocattoli in via Ugo La Malfa, di circa 1.200 metri quadrati. In questo caso è stato denunciato un altro cittadino cinese, di 46 anni. La merce, proveniente dalla Cina, riportava marchio Cee contraffatto ed era destinata a finire sulle bancarelle in occasione delle prossime festività. “Non siamo davanti ad un caso isolato – ha affermato il comandante della Polizia municipale, Nunzio Purpura, nel corso di una conferenza stampa – riteniamo che dietro a questa merce ci sia una vera e propria organizzazione che coinvolge tutto il territorio nazionale. Stiamo facendo ulteriori accertamenti e c’è il rischio che le schede telefoniche sequestrate potessero finire in mano alla criminalità organizzata”. A.C.
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29 Ottobre 2008, 11:28