05 Ottobre 2020, 08:59
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Sequestro beni per un milione di euro nei confronti dell’imprenditore Davide Schembri, 45 anni, considerato il re delle scommesse in provincia di Agrigento. La Dia di Agrigento, guidata dal vicequestore Roberto Cilona, ha eseguito questa mattina il decreto emesso dal Tribunale di Palermo che ha interessato quote di partecipazione in 3 società esercenti l’attività di raccolta di scommesse, di cui 2 aventi sede legale in Austria, 2 autovetture di lusso, 12 polizze assicurative, 6 conti correnti, 2 depositi a risparmio ed una carta di credito per un valore stimato superiore a un milione di euro.
Il provvedimento parte da un’attività investigativa condotta dalla Sezione Operativa di Agrigento, coordinata dal I Reparto Investigazioni Preventive della Dia che, ripercorrendone la ‘carriera’ imprenditoriale e criminale, ne ha messo in luce la pericolosità sociale.Gli approfondimenti della Dia hanno consentito di dimostrare, oltre al profilo criminale dell’imprenditore, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il consistente patrimonio accumulato nel tempo, a lui riconducibile. Davide Schembri, imprenditore nel settore delle scommesse, era stato coinvolto nel 2018 nell’ambito dell’operazione “Game Over”, con l’ex re delle slot Ninì Bacchi, con le accuse di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e truffa aggravata. Sempre nel 2018 Schembri era finito sotto indagine nella maxi inchiesta “Galassia”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che ipotizzava un giro di scommesse on line clandestine in tutta Italia, che venivano alimentate attraverso piattaforme virtuali con sede all’estero, con la regia della ‘Ndrangheta.
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05 Ottobre 2020, 08:59