19 Novembre 2012, 10:16
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PALERMO – Il tribunale di Palermo ha emesso provvedimenti di sequestro e confisca di beni e disponibilità finanziarie, del valore complessivo di oltre 1 milione di euro, accumulati illegalmente. Nel mirino della Guardia di finanza sono finite quattro persone. Tutti arrestati in passato con accuse che vanno dall’associazione mafiosa al traffico di droga. I beni, secondo gli investigatori erano riconducibili al quarantunenne Vincenzo Cosenza, condannato nel 2011 a 4 anni e 6 mesi di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, a Vito Failla, di 46 anni legato alla famiglia mafiosa di Carini (Pa), già arrestato nei mesi scorsi per estorsione e rapina. E ancora a Gaetano Castelluccio, un trentenne legato alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù e a Domenico Giordano, appartenente alla famiglia mafiosa di Partanna Mondello, condannato per rapina ed estorsione.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno evidenziato forti discordanze tra i beni posseduti da loro e le fonti di reddito dichiarate ufficialmente. I sigilli sono stati posti al ristorante ‘Dolce e Salato’ appartenente a Cosenza, quattro abitazioni tra Palermo e Carini (Pa), tre terreni agricoli di circa 2.500 mq, quattro autovetture di grossa cilindrata e diversi conti correnti. Le Fiamme Gialle di Palermo hanno inoltre eseguito la confisca di un negozio di vendita di frutta intestato a Gilbert Gelsomino, prestanome palermitano di 35 anni, ma riconducibile a suo padre Giuseppe, oggi defunto, condannato nel 2008 per associazione mafiosa della cosca di San Lorenzo ed in stretto contatto con i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
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19 Novembre 2012, 10:16