Maxi sequestro di novellame | Denunciati due pescivendoli

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10 Marzo 2013, 11:09

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La neonata sequestrata dalla polizia

PALERMO – Agenti della polizia di Stato, appartenenti alla “squadra nautica” della Questura di Palermo, hanno denunciato due pescivendoli, zio e nipote, e sequestrato circa 250 chilogrammi di novellame di sarda, di taglia inferiore alla minima consentita per legge.

Il sequestro è, in realtà, avvenuto in due tranche a breve distanza di tempo: la prima all’interno del porto di Balestrate e la seconda sul molo del porticciolo di Trappeto. Nella prima circostanza, i poliziotti hanno sorpreso alcuni pescatori a bordo di un peschereccio intenti a scaricare un grosso carico di novellame di sarda.

L’arrivo dei poliziotti è coinciso con la conclusione delle operazioni di scarico e quindi con l’allontanamento del peschereccio. Sono in corso delle indagini  per risalire alle identità dei pescatori, nel frattempo è stato fermato e denunciato a piede libero l’acquirente che aveva già provveduto a riporre il grosso carico all’interno della sua vettura.

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Plausibile che le operazioni di scarico del pescato siano proseguite nel vicino porticciolo di Trappeto. I poliziotti, intuendo che il natante potesse essersi spostato di poco, si sono infatti recati sul molo del porto di Trappeto dove hanno sorpreso il nipote del pescivendolo denunciato poco prima.

Anche in questo caso non è stato possibile fermare il peschereccio ed il suo equipaggio ma è stato sequestrato il carico pescato sotto misura e denunciato l’acquirente. Il pesce sequestrato ammonta a 250 kg. circa e, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, previo controllo di edibilità da parte dell’Asp, è già stato donato ad enti di beneficienza, nella circostanza la “Missione speranza e carità” di Biagio Conte.

L’ennesima operazione della “Squadra Nautica” ha messo in luce alcuni particolari che segnano più di una novità nel variegato mondo della pesca di frodo. Che il fenomeno sia diventato un vero e proprio business è confermato dal fatto che i poliziotti abbiano, ieri, agito in incognito, aggirando in tal modo la fitta coltre di protezione approntata da decine di vedette, in sosta sul molo e munite di cannocchiali e binocoli utili a prevenire controlli di polizia.

I “rigattieri” del pesce illegittimamente pescato, a riprova di quanto l’attività sia ormai divenuta preziosa e remunerativa, non incamerano più quanto acquistato all’interno dei classici furgoni frigoriferi ma giungono sui moli con potenti e costose vetture che consentano di sveltire le operazioni di carico ed una veloce fuga. Gli esercenti denunciati a Balestrate e Trappeto, per esempio, all’atto del controllo di polizia, avevano già riposto il novellame negli abitacoli, rispettivamente, di una Mercedes e di un’Audi adibite con grossi teloni al trasporto del pesce.

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10 Marzo 2013, 11:09

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