24 Ottobre 2008, 11:12
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Un imprenditore agricolo e 147 braccianti, “che lavoravano solo sulla carta”, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Capo d’Orlando nell’ambito di una maxitruffa ai danni dello Stato, che andava avanti dal 2003. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Patti.
A cadere nella rete dei militari il titolare di un’azienda agricola di Piraino (Me) e i suoi 147 braccianti che lavoravano solo in teoria. L’imprenditore dichiarava l’utilizzazione di terreni, poi risultati non essere nella sua disponibilità, per ottenere dall’Inps i registri di impresa, necessari per l’assunzione fittizia dei braccianti agricoli. Servendosi delle false assunzioni e delle dichiarazioni trimestrali di manodopera agricola inviate all’Istituto, gli autori della truffa hanno ottenuto l’inserimento dei finti braccianti negli elenchi dei lavoratori agricoli, consentendo loro di beneficiare di indennità previdenziali e assistenziali (disoccupazione, maternità, malattia), per 616.000 euro.
Risultano certificati 250 falsi rapporti di lavoro relativi a 147 braccianti (alcuni di questi, infatti, interrompevano il rapporto per poi riprenderlo negli anni successivi), con la conseguente erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali, a fronte delle quali la fantomatica azienda agricola non ha mai corrisposto somme per i contributi dovuti, in relazione alle dichiarazioni di manodopera prodotte, risultando debitrice nei confronti dell’Inps per circa 204.000 euro.
A.C.
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24 Ottobre 2008, 11:12