02 Ottobre 2009, 12:13
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I carabinieri dei comandi Provinciali di Trapani e Palermo e militari della Guardia di Finanza di Trapani hanno arrestato cinque persone e denunciate altre 20 per una maxitruffa allo Stato. Tra gli arrestati figurano imprenditori e un cancelliere del tribunale civile di Palermo. Secondo gli inquirenti, la banda avrebbe ottenuto illegittimamente finanziamenti pubblici previsti dalla legge Sabatini, che consente alle piccole imprese di acquistare macchine utensili o di produzione a tasso agevolato. Dalle indagini è emerso che una società di Trapani, la GE.FIN., avrebbe svolto, per conto di piccoli imprenditori o di ditte di modeste dimensioni, l’istruzione delle pratiche di acquisto di macchine utensili secondo la procedura disciplinata dalla legge del 1965. Innanzi ad un notaio della provincia di Palermo, che era sempre lo stesso, venivano stipulati i contratti di compravendita, nei quali la società A.R. IMPIANTI, intestata ad un prestanome, figurava, sempre quale parte venditrice dei macchinari per importi gonfiati. Gli acquirenti firmavano davanti al notaio le cambiali per il pagamento rateizzato del prezzo dilazionato dei macchinari. La società A.R. IMPIANTI, a tal punto, scontava gli effetti cambiari, ottenendo dalle banche concessionarie somme pari al prezzo dilazionato delle macchine.
Ecco i nomi degli arrestati: Nicolò Adamo di 44 anni, Giovanni Adamo di 36 anni, Agostina Milazzo di 37 anni, Michele Fodale di 37 anni e Lorenzo Battaglia di 55 anni. Tutti adesso si trovano agli arresti domiciliari.
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02 Ottobre 2009, 12:13