26 Luglio 2016, 12:55
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MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – Gerolamo Di Giovanni difende il Mazara e chiunque stia provando a fare qualcosa per fare per salvare il club. L’addetto stampa del club canarino ha scritto una lunga lettera in cui cerca di spiegare che le critiche ricevute di recente non sono fondate o comunque valide: “Dopo lunghi giorni di silenzio, trascorsi laboriosamente “al capezzale” del mio Mazara, ritengo sia giunto il momento di far sentire anche la mia voce. Da giorni conduco, come ormai mi accade da anni nel periodo estivo, fervide trattative tese al raggiungimento di un unico obbiettivo: “tenere in vita” il mio Mazara. Da giorni assisto incupito ed amareggiato alla pubblicazione di comunicati, illazioni, smentite, lettere. bugie di ogni tipo, nell’ordine delle quali, in questo momento, ritengo superfluo entrare. Una squadra, un gruppo in genere è costituito da tanti uomini, con diversi ruoli più o meno importanti, che, in quanto tali possono incorrere in errore, sbagliare qualcosa, non riflettere bene sulle conseguenze di un gesto o mettere in atto delle azioni errate ed intempestive. Io mi sento, in questo momento, di ringraziare tutti coloro che in questi anni, a vario titolo, hanno fatto qualcosa per il Mazara”.
“Purtroppo – prosegue la lettera – una delle variabili più importanti all’interno di un gruppo è quello che viene chiamato “spirito di appartenenza” che in maniera inversamente proporzionale determina l’attaccamento e l’amore dei singoli nei confronti di un simbolo, di un colore, di una squadra e addirittura di una città. Più forte è lo spirito di attaccamento, più grande è l’amore verso la nostra squadra e più forte sarà la voglia, in questo difficilissimo e delicato momento, di fare qualcosa per salvare il nostro Mazara. Sono questi i sentimenti che mi spingono a chiarire, oggi, alcune cose fondamentali ed importati, con l’unico scopo/speranza di riportare a zero le chiacchiere in modo da poterci, nei prossimi e pochi giorni dedicare, se possibile, tutti i nostri sforzi ad un unico obiettivo. Abbagnato è arrivato a Mazara carico di entusiasmo e di buoni e disinteressati propositi. Ha commesso degli errori, ma ci ha comunque regalato forti ed irripetibili emozioni, rimettendoci soldi di tasca e non perseguendo certamente alcun interesse personale; per questo, per me, rimane tra quelle persone che vanno ringraziate, per quello che ha fatto e per quello che (ne sono certo) farà”.
Di Giovanni non risparmia un attacco a Luigi Vinci, il quale sembrava vicino a diventare il nuovo patron del Mazara: “Già lo scorso anno l’amico Vinci ha cercato di utilizzare una fantomatica trattativa con il Mazara al suo unico ed anche legittimo scopo di entrare in possesso delle azioni del Marsala. Per onor del vero lo stesso ha incontrato Abbagnato circa un mese fa raggiugendo un accordo di massima per la definizione del quale chiese 24 ore di tempo nelle quali fece una repentina marcia indietro. La trattativa è stata ripresa con il sottoscritto in questi ultimi giorni culminando con un incontro avvenuto a Mazara. Fatta la premessa che era definitivamente chiusa la trattativa tra Vinci ed il Marsala, la nostra trattativa si è conclusa con una intesa di massima e con un unico problema da risolvere riguardante la presidenza da assegnare a Vinci. Ci siamo lasciati con l’incarico al sottoscritto di dipanare, se possibile, tale ostacolo. Ho sostenuto più volte che il Mazara va servito e che non è consentito a nessuno servirsene per scopi personali, motivo per cui, pur ritenendo assolutamente legittima l’aspirazione e la preferenza dell’amico Vinci nei confronti del Marsala lo prego con la presente ad astenersi dal rilasciare dichiarazioni su fantomatiche trattative”.
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26 Luglio 2016, 12:55