05 Giugno 2020, 17:28
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CATANIA – “Ora che la ‘Sicula trasporti’ è al centro di un’indagine giudiziaria, è necessario più che mai lanciare una vertenza rifiuti. Il caso della discarica che da anni ammorba la collina di Vaccarizzo in Contrada Codavolpe è la dimostrazione che bisogna ridisegnare la gestione dei rifiuti nell’Isola”. La Cgil di Catania interviene nuovamente a sostegno del Comitato dei cittadini per la vivibilità, la tutela e la salute di Codavolpe/Vaccarizzo, in una comune battaglia per la salute pubblica di un’area sempre più compromessa. “L’impianto va controllata non solo perché il nuovo contesto giudiziario lo richiede, ma anche perché da quasi sette anni è in attività un impianto di bio stabilizzazione di proprietà della Sicula Trasporti Srl, che gestisce oltre all’impianto, anche la discarica vicina di Grotte San Giorgio, una delle più grandi della Sicilia. Conseguenze? Aria irrespirabile e tanta paura per la salute pubblica. – sottolineano il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, e il presidente del Comitato, Salvatore Perricone- I cittadini nei giorni scorsi hanno inviato una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci, segnalando l’iter di realizzazione di un impianto di degassificazione in contrada Codavolpe a gestione Sicula Trasporti. Quest’ultima nel suo progetto giustifica l’inserimento ambientale dell’impianto tra la cava tufacea e giardini inesistenti, omettendo la cosa piu’ importante, e cioè che il tutto si ergerebbe ad appena un chilometro da una zona residenziale e dall’Oasi del Simeto. Il Comune di Catania, servizio Ambiente, ha rilasciato parere positivo nel 2018 intimando come prescrizione alla “Sicula” di mantenere nei limiti le emissioni, che comunque esistono. Ci chiediamo se questa postilla sia stata segnalata con cognizione di causa. Un’ispezione degna di questo nome è stata realmente avviata sul terreno?”
La preoccupazione dei cittadini dunque aumenta di giorno in giorno, e l’operazione ‘Mazzetta sicula’ potrebbe non solo verificare quanto richiesto dalla magistratura, ma inserirsi in un contesto di più accurata verifica, visto che in ballo ci sono decine di famiglie preoccupate per la propria salute. Per questo la Cgil di Catania chiede ancora una volta che venga rivista l’ingiusta formula tutta siciliana del “tasse di fascia maggiore, servizi di qualità minore”, cercando di mettere nuovamente al centro il tema gestione degli impianti”.
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05 Giugno 2020, 17:28