26 Febbraio 2015, 14:49
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PALERMO – La Regione è fuori dal processo Cannova. Definitivamente tagliata fuori dalla possibilità di ottenere un risarcimento danni, almeno in sede penale, da un suo presunto dipendente infedele che avrebbe intascato mazzette in cambio di agevolazioni nel rilascio di autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti. Il Tribunale ha respinto la costituzione di parte civile della Presidenza della Regione nonostante il tentativo, maldestro, del governatore Rosario Crocetta di giustificare un governo, il suo, e una pubblica amministrazione
“Ci costituiamo parte civile. Lo facciamo ora perché c’è stato un difetto di notifica. Confidiamo che il Tribunale ci ammetta alla luce
Lo schiaffo alla credibilità della Regione siciliana si concretizza nella notifica che un ufficiale giudiziario ha consegnato a Palazzo d’Orleans il 5 novembre scorso. Una notifica che i due legali hanno trovato dove era normale che venisse conservata, nel fascicolo del processo in mano ai pubblici ministeri Daniela Varone e Alessandro Picchi. E stamani l’hanno sventolata sotto il naso del rappresentante dell’Avvocatura dello Stato. È la stessa Avvocatura che motivò la scelta di non costituirsi parte civile, sostenendo che la corruzione “non costituisce allarme sociale”, e il danno all’erario era esiguo. Poi, il governatore cercò di correre ai ripari e con un delibera di giunta allontanò il sospetto della distrazione. La notifica – disse – non era arrivata.
Secondo l’accusa, Cannova avrebbe intascato mazzette. Oltre a lui sotto processo ci sono Giuseppe Antonioli, amministratore delegato
Una gravità che Crocetta non perse tempo a sottolineare durante una conferenza stampa, subito dopo il blitz: “Il caso Cannova? Potrebbe essere solo l’inizio. Stiamo vagliando l’ipotesi della confisca o dell’esproprio per pubblica utilità delle discariche private”. Ed ancora: “Da quando c’è questa amministrazione
C’è un tempo per le conferenze stampa e gli annunci. E c’è un tempo in cui alle parole possono seguire i fatti. Così avevamo scritto quando per primi rilevammo la pesante assenza della Regione al processo. Oggi Crocetta ha perso un’occasione per concretizzare, con un piccolo grande gesto, la sua smania di legalità.
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26 Febbraio 2015, 14:49