28 Gennaio 2013, 15:46
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CATANIA – Si è alzato dalla sedia, sostenendo i suoi 92 anni sulle stampelle, e con voce ferma e madaglie al petto ha esordito: “Signor Prefetto, sono costernato: c’è una legge, ora in discussione, per inserire la tassazione sulla nostra misera pensione di guerra. E’ un affronto, un maltrattamento. Siamo eroi senza voce e senza armi. Ecco perchè mi rivolgo a lei”.
Le medaglie al valor civile sono state consegnate alla memoria di due soldati catanesi. A ricevere la medaglia per Rosario Napoli è stato suo figlio Carmelo Napoli; a ricevere il riconoscimento per Salvatore Sergi è stata la nipote Carmen Privitera.
Una cerimonia semplice ma dal grande valore simbolico, sulle note di “La vita è bella”: “Ci siamo dati come criterio – ha affermato il prefetto Francesca Cannizzo – l’assoluta sobrieta. Facciamo memoria di una triste pagina di Storia, e riconosciamo in modo ufficiale che essa è stata vissuta in modo particolare, rendendo onore a chi riceve le medaglie. Ho chiesto al Provveditore che oggi fossero presenti i ragazzi: sono il futuro, e la loro testimonianza può continuare solo attraverso il loro impegno. Purtroppo il fatto di cui parliamo oggi non è l’unico nella Storia: il predominio di un uomo su un altro uomo non può essere accettato, in nessun caso”.
Tra il pubblico, anche due reduci di guerra: Salvatore Barcellona, che ha portato con sè l’album in cui ha raccolto i propri documenti e le proprie foto durante la prigionia in Germania, e Antonio Lanzafame arrivato in Prefettura insieme al figlio Ignazio ed ai nipoti Antonio e Francesco.
Tra le altre testimonianze, anche quella alla memoria di Salvatore Midolo.
“Salvatore Sergi era mio nonno – racconta a LiveSiciliaCatania la nipote Carmen Privitera, scrittrice – rinchiuso in un lager per tanti anni. E’ tornato a casa senza niente, e l’Esercito si è dimenticato di registrarlo. Per questo raccontava in paese, a Viagrande, che era stato nei campi di concentramento, ma nessuno gli credeva. Io lotto per mio nonno e credo nei valori della Patria: farò un libro sulla sua vita perchè ho ricostruito la sua storia ritrovando i suoi oggetti, le sue reliquie. Lui è stato encomiato con varie medaglie al merito, e non ha avuto niente che non meritasse. Nel cimitero di Viagrande c’è anche una targa del Comune che recita: “Al valoroso Sergi Salvatore””.
Nell’occasione, Privitera ricorda anche i suoi libri: “Il mio libro “Sicilia nobile Patria, Sicilia terra d’amore” sarà dedicato all’Esercito Italiano, nella persona dell’attuale comandante della Sammaruga Leonardo Privitera, alla Cultura nella persona del Rettore, e conterrà un inno scritto per ogni Comune della Provincia. Ho già scritto il libro “Sant’Agatuzza Bedda”, che distribuirò anche quest’anno durante la Festa, con la dedica a “Salvatore Sergi eroino della Patria”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe La Gala, il vicario del questore Giovanni Signer, il rappresentante della Guardia di Finanza e il sindaco Raffaele Stancanelli.
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28 Gennaio 2013, 15:46