Medicina, "Ricorsisti umiliati"| Il Rettore: "Parità di diritti e doveri" - Live Sicilia

Medicina, “Ricorsisti umiliati”| Il Rettore: “Parità di diritti e doveri”

Atteggiamenti provocatori e frasi poco galanti al centro delle segnalazioni che il coordinatore UDU Giuseppe Campisi ha riportato a LiveSiciliaCatania. Al centro delle denunce la Facoltà di Medicina e Chrurgia. Pignataro: "Verificheremo al fine di garantire atteggiamenti appropriati".

CATANIA – “Non valete nulla”, “siete qui grazie ai vostri avvocati”, “è inutile presentarvi agli esami perché vi bocceremo”. Quella descritta dai quasi 500 studenti in Medicina di Catania vincitori di ricorso è una situazione insostenibile. Stando ai racconti dei giovani sin dal loro primo giorno di ingresso in Facoltà vari docenti avrebbero avuto atteggiamenti scontrosi e provocatori nei loro confronti facendoli sentire studenti di “Serie B” rispetto ai vincitori di concorso nazionale.

L’intervista. “Tutti i ragazzi hanno pagato le stesse tasse e dovrebbero avere gli stessi diritti – spiega ai nostri microfoni Giuseppe Campisi coordinatore UDU – e invece dopo aver ricevuto decine e decine di segnalazioni di studenti in lacrime ho deciso di assistere personalmente ad alcune lezioni e il clima che si respira in aula è davvero inaccettabile”.

Le denunce informali che LiveSiciliaCatania ha raccolto tra i ricorsisti riferiscono non soltanto storie di discriminazioni plateali, come potrebbero essere i nomi dei ragazzi sui registri dei docenti che appaiono segnalati e ben distinti tra “vincitore di concorso nazionale” e “ricorsista”, le testimonianze racconta infatti anche di veri e propri episodi provocatori che non farebbero altro che ostacolare il giovane in un ambiente in cui invece dovrebbe sentirsi incoraggiato: “attendiamo da mesi l’avvio dei corsi di recupero per i ricorsisti, i quali essendo entrati dopo il regolare inizio delle lezioni, è come se avessero perso il diritto di assentarsi per il 30 % delle ore compessive dalle lezioni, così come da regolamento – prosegue Campisi – una docente infatti ha comunicato ad una corsista l’impossibilità di sostenere l’esame per una sola ora di assenza alle sue lezioni, noncurante tra l’altro che la ragazza sia stata costretta ad assentarsi per motivi di salute, e vogliamo parlare dei continui “qui dentro siamo in troppi!”, è ora che i ragazzi riprendano in mano la loro dignità”.

L’appello al Rettore Giacomo Pignataro. “Alla luce di tutte queste segnalazioni non possiamo attendere il giudizio di merito del Tar. Al fine di restituire ai ricorsisti la propria dignità chiediamo al Magnifico Rettore Giacomo Pignataro di sciogliere la riserva e mettere allo stesso livello tutti i ragazzi”.

La replica del Rettore: “In Ateneo non deve esistere alcuna discriminazione tra gli studenti, come del resto confermano gli elenchi degli immatricolati al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia pubblicati sul sito web della Scuola di Medicina che non riportano distinzione tra chi ha superato il concorso di ammissione e coloro che sono stati ammessi a seguito del ricorso. Coerentemente, l’Università sta mettendo in essere tutte le iniziative per garantire a tutti gli iscritti pari diritti e doveri”.

E sul tema dei corsi di recupero Pignataro prosegue: “Stiamo pertanto organizzando dei corsi di recupero nel mese di febbraio per garantire a quegli studenti che hanno cominciato a frequentare con ritardo le attività didattiche di poter conseguire il regolare attestato di frequenza necessario a sostenere gli esami già da subito, nell’ambito dei quali saranno valutati esclusivamente sulla base della loro preparazione. Il presidente del corso di laurea vigilerà sul corretto svolgimento delle attività in aula, al fine di verificare che si tengano nel modo più appropriato”.


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