Il medico e gli affari dei boss | Tracce del latitante in Marocco

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25 Marzo 2016, 19:03

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PALERMO – Era irreperibile, ora è ufficialmente ricercato con tanto di bollo della Procura della Repubblica di Palermo. Non c’è traccia di Antonio Carletto, 66 anni, nato ad Agrigento, ma con studio nel capoluogo siciliano.

Il 16 marzo scorso i carabinieri del Ros son andati a notificargli un ordine di arresto firmato dai pubblici ministeri Sergio Demontis e Francesca Mazzocco nell’inchiesta che ha azzerato il vertice della cosca. È accusato di intestazione fittizia di beni. In particolare, avrebbe fatto da schermo ad alcuni investimenti – fra cui quello per l’apertura di una sala bingo in via Messina Marine, a Palermo – alla famiglia degli Adelfio, cognome storico nello scacchiere della mafia di Villagrazia.

Carletto si è trasferito da alcuni anni a Mohammedia in Marocco. Circostanza che emergeva da un’intercettazione con Antonino Adelfio, pure lui sotto inchiesta: “Ho i miei problemi e sessantacinque anni… giorno nove è il mio compleanno”. Poi, aggiungeva che stavano cominciando “ad imparare un po’ di francese”. Ed è in un’altra località marocchina che potrebbe avere deciso di nascondersi.

Nelle stesse intercettazioni i due parlavano di atri investimenti: “… si dovrebbe vendere questo capannone; la banca vorrebbe un po’ di soldi subito… ; dove li abbiamo questi novecentomila euro?; dal bingo”.

 

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25 Marzo 2016, 19:03

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