Megaservice, i commissari:| “Servono quattro milioni”

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18 Maggio 2013, 21:12

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TRAPANI – Quattro milioni di euro oppure portano i libri contabili in tribunale. I due commissari liquidatori della Megaservice – sono di proprietà della Provincia – hanno scritto al commissario straordinario Darco Pellos. Senza quei soldi difficilmente potranno portare a termine il loro mandato. Dicono di avere ereditato “una situazione patrimoniale caratterizzata da un deficit strutturale grave ed irreversibile”.

Appena insediati hanno trovato un buco di 3.800.000 euro. Gli è stato chiesto di avviare la procedura di concordato preventivo ma Pietro Bruno e Giuseppe Mazzeo sono quanto mai chiari sul punto: “Non si ravvede alcuna possibilità in tal senso, in assenza di fondi a disposizione”. La società multiservizi, messa in liquidazione dal consiglio provinciale è messa davvero male. <<Siamo di fronte – scrivono i due commissari – ad un dissesto scellerato, maturato in ambito domestico, in cui il controllo analogo è stato disatteso ed eluso dagli stessi organi di amministrazione, in cui invece che razionalizzare gli oneri del personale si è provveduto a nuove assunzioni ed al riconoscimento di qualifiche elevate, in cui le scelte decisionali sono state assunte in pregiudizio della società e del socio, unico azionista, a cui ci si è rivolti, per l’ennesima volta, per il ripianamento delle perdite conseguite. I lavoratori, circa 70, sono ancora senza un futuro. Hanno ottenuto il pagamento di una parte degli stipendi ed attendono una soluzione dal tavolo tecnico che è stato istituito alla Regione. Alcuni di loro, qualche settimana fa, inscenarono una clamorosa azione di protesta salendo sul tetto di Palazzo Riccio di Morana, sede dell’amministrazione provinciale. Ancora oggi continuano la loro protesta con un presidio all’interno del Palazzo. Ma la nota dei due commissari liquidatori – inviata lo scorso 6 maggio al commissario straordinario Darco Pellos – tinge a tinte fosche la già difficile condizione della società. Dalla liquidazione si potrebbe infatti passare al fallimento.

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La richiesta di 4 milioni di euro viene considerata da Bruno e Mazzeo “indispensabile per affrontare la fase concordataria, che forma specifico oggetto del mandato assegnato dall’ente propritario ai liquidatori”. A tutto questo i due liquidatori aggiungono una ulteriore richiesta alla Provincia: “In aggiunta è necessario costituire un apposito fondo per la gestione liquidatoria che comprenda sia i compensi dell’organo di liquidazione, sia una dotazione finanziaria irrinunciabile per provvedere al conferimento di mandati professionali per attendere alle esigenze della gestione liquidatoria”.

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18 Maggio 2013, 21:12

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