05 Settembre 2022, 10:07
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PALERMO – “Siamo fortemente convinti che uno degli assi portanti di un nuovo Governo regionale debba essere il sistema della Cultura quale motore di una nuova economia”. Lo dice Manlio Mele, responsabile regionale del dipartimento Cultura del Partito democratico in Sicilia. “Per attivare tale strategia riteniamo che il futuro governo debba elaborare immediatamente interventi strutturali che rafforzino, rilancino e innovino le istituzioni culturali nel loro complesso – aggiunge -. Per far ciò diviene indispensabile uno specifico: CULTURAL RECOVERY PLAN che coerentemente con il Next Generation EU guardi alle generazioni future siciliane alle quali occorre lasciare importanti eredità”.
“Il rilancio del sistema della cultura in Sicilia – continua Mele – dovrà essere attivato a partire da un ‘Piano strategico culturale’ complessivo che veda, quali elementi portanti, una serie di specifici settori. Riteniamo fondamentale ripensare ad una politica per la cultura nel quadro di una più generale programmazione economica e sociale della Regione”.
A fronte di un valore aggiunto di 170 miliardi di euro prodotti dell’intero Stato italiano, la Sicilia oggi, con un patrimonio culturale stimato nel 19% dell’intero Stato, produce un indotto di 2,4 miliardi di euro. “Il Programma strategico culturale dovrà essere in grado di sviluppare e coordinare i vari segmenti che compongono il sistema dei beni culturali – ancora Mele -. Oggi più di prima la cultura dovrà avere la capacità di generare percorsi, di creare valori, modelli di comportamento, nuove e forti economie diffuse, così come gia proposto dal Partito democratico nella Carta dei diritti e doveri culturali approvata dall’Ars”.
Mele poi aggiunge: “Riteniamo che gli interventi del Pnrr sul settore della cultura debbano essere direttamente connessi in Sicilia alla rivoluzione verde e transizione ecologica, nonché l’area delle infrastrutture per una mobilità sostenibile. Alla base di un rilancio complessivo del sistema cultura è fondamentale che l’assessorato alla Cultura venga accorpato con l’assessorato al Turismo, così come è necessario intervenire sulla legge regionale 19 del 2008 relativa al riordino delle competenze assessoriali, così come è fondamentale rivedere l’impianto legislativo di tutela dei beni culturali e del paesaggio, così come un ridisegno del ruolo delle Sovrintendenze garanti della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, nonché il completamento della pianificazione paesaggistica siciliana”.
“Per attivare la strategia prima individuata è fondamentale – continua Mele – che ogni ente culturale regionale venga dotato di totale autonomia gestionale ed economica. In assenza di tale autonomia quanto proposto risulterà assolutamente irrealizzabile. Il ruolo della cultura del nuovo governo dell’Isola dovrà essere quello di promuovere un’offerta culturale a tutto campo, fatta di promozione delle attività nei siti culturali, di efficienza dei sistemi delle reti museali e dei Parchi, ma anche di valorizzazione dei paesaggi siciliani, di rispetto dei paesaggi e degli ambienti peculiari dell’isola, di eliminazione dei detrattori paesaggistici e ambientali, di riqualificazione dei centri storici e delle testimonianze dell’architettura, della storia dell’arte, dell’archeologia. Solo con una visione integrata e la partecipazione convinta di tutte le forze interessate il turismo in Sicilia può continuare il suo percorso virtuoso di rinnovamento e qualificazione”.
“Vorremmo – conclude Mele -, in sostanza che la Sicilia torni a essere un luogo di innovazione e anche di sperimentazione di standard qualitativi internazionali di altissimo profilo nella tutela, valorizzazione, comunicazione e gestione del patrimonio culturale”.
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05 Settembre 2022, 10:07