02 Gennaio 2018, 15:40
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PALERMO – Una città in cui c’è sempre meno lavoro, si fanno meno figli e con redditi più bassi della media italiana: è la Palermo fotografata dall’Annuario di statistica del Comune, che raccoglie i dati del 2016 relativi alla società e all’economia palermitana. Stabile il numero di immigrati da altre province italiane, mentre sono in calo gli arrivi dall’estero.
La disoccupazione a Palermo è arrivata al 21 per cento della popolazione attiva, ovvero degli individui in cerca di un lavoro. Si tratta del dato più alto in dieci anni: se nel 2006 i disoccupati palermitani erano il 19 per cento, il valore è diminuito fino al 14 per cento nel 2011 per poi tornare a crescere. Fra le grandi città italiane il valore di Palermo è il quarto più elevato, dopo Messina, Catania e Napoli, ed è in linea con il dato della regione Sicilia, pari al 22 per cento. Più svantaggioso il paragone con la realtà nazionale, dove la disoccupazione ha raggiunto la media dell’11 per cento, con percentuali che vanno dal 5,6 per cento di Bologna all’11 per di Torino al 16 per cento di Bari. In crescita, infine, il numero degli inattivi, ovvero di coloro che non rientrano per vari motivi tra chi cerca lavoro: da 196 mila nel 2006 sono passati a 215 mila nel 2016, con un incremento del 9,4 per cento.
A un aumento della disoccupazione si accompagnano una diminuzione degli occupati e una stabilità dei redditi, che comunque rimangono bassi rispetto alla media nazionale. Riguardo all’occupazione, il numero di persone impegnate in un lavoro è passato da 211 mila nel 2006 a 183 mila nel 2016, con un calo del 13 per cento. Il reddito imponibile ai fini delle addizionali all’Irpef è aumentato, dal 2014 al 2015, dello 0,3 per cento, a fronte di una diminuzione del numero di contribuenti dello 0,6. Di conseguenza, il reddito medio per residente è cresciuto dello 0,9 per cento, attestandosi su circa 9 mila euro per residente. Un dato che vede comunque Palermo agli ultimi posti della classifica del reddito nelle principali città italiane, le cui prime posizioni sono occupate da Torino, Milano e Verona. Palermo è davanti solo a Catania e Napoli, le uniche altre due città in cui il reddito medio è al di sotto dei 10 mila euro.
In forte calo le nascite, che nel 2016 sono state 5725, il 7,9 per cento in meno rispetto al 2015. Il numero dei nati nel 2016 è sceso per la prima volta sotto quota 6 mila, ed è ai minimi degli ultimi 50 anni. La popolazione residente a Palermo al 31 dicembre del 2016 è risultata a poco più di 673 mila abitanti. Rispetto al 2015 si è registrata una diminuzione di 700 persone, determinata dalla maggioranza di morti rispetto alle nascite e dalla differenza tra persone che emigrano e persone che si spostano a Palermo. Stabile, infine, il numero di immigrati: nel 2016 si sono spostate a vivere a Palermo poco più di 9 mila persone, di cui circa 8 mila erano provenienti da altri comuni italiani. In diminuzione del 24 per cento gli immigrati dall’estero: nel 2016 erano 1205. Tra tutti gli immigrati in città, l’87 per cento proviene da altri comuni del territorio nazionale, mentre il 12 per cento dall’estero.
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02 Gennaio 2018, 15:40