04 Luglio 2015, 13:36
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CATANIA – Sporcizia, abusivismo, mancanza di decoro. E’ un piccolo ritratto del mercatino delle pulci. Non quello “bene” che si svolge la domenica all’interno del piazzale del porto, ma il “secondo”, quello che viene allestito nello spiazzo di fronte l’ex mercato ortofrutticolo. Già, perché la scissione del mercatino delle pulci il mercatino delle pulci è stata stabilita dall’amministrazione che, dopo l’esperimento fallimentare di piazza Dante, ha deciso di creare due diversi mercati, uno in centro e uno in periferia. Quest’ultimo, però, pare creare alcuni problemi, non solo di controllo – per via dei numerosi abusivi – ma soprattutto di pulizia, dato che quello che gli operatori ecologici si trovano davanti sembra una vera e propria discarica a cielo aperto. Le immagini sono inequivocabili e lasciano poco spazio all’immaginazione.
Sono gli stessi operatori a segnalare una situazione insostenibile e a richiedere l’intervento dell’amministrazione. Come Gianfranco D’aquino che, esasperato, ha deciso di scrivere alla nostra redazione. Ecco il testo:
“Innanzi tutto, ringrazio la redazione che mi ha dato l’opportunità di scrivere queste poche righe. Avrei potuto scrivere da comune cittadino, poiché lo sono, invece scrivo per difendere il nostro lavoro, indossando “la tuta blu”. L’azienda OIKOS è la nostra (plurale d’obbligo) reputazione di Catanesi civili, ma soprattutto dei suoi lavoratori. Per chi non lo sapesse, siamo l’azienda appaltante della Nettezza Urbana del territorio comunale. I nostri occhi abbastanza frequentemente vedono e leggono, lamentele del tipo:
– Lo spazzamento viene effettuato con superficialità, la città è piena di cartacce.
– I cassonetti non vengono sempre svuotati regolarmente.
– I cestelli delle piazze sempre pieni.
– La differenziata è “inutile” a causa della superficialità degli operatori.
Dovrei ribattere tutto punto per punto, invece cercherò di rispondere con eleganza, proprio perché a noi operatori non piace sguazzare nelle polemiche, bensì preferiamo lavorare. Se ad esempio, la cartaccia non la buttassimo a terra? Si potrebbe perfino non parcheggiare davanti ai cassonetti , rendendo così possibile il loro”ribaltamento”… nei limiti del possibile si potrebbe evitare di gettare le buste ”enormi” nel cestino piccolo, non confondere i cassonetti dell’umido con quelli della carta e gettando i rifiuti ad orario si eviterebbe parte di lavoro pomeridiano, più forze umane impiegate e soldi spesi inutilmente.
Tuttavia sono cosciente che non siamo in Svizzera e soprattutto noi “Catanesi” non siamo Svizzeri, ma queste piccole attenzioni aumenterebbero la possibilità di avere una città più pulita. Fatta questa piccola significativa riflessione, mi preme informare tutti i cittadini per quello che avviene tutte le domeniche presso lo spiazzale antistante al “vecchio mercato ortofrutticolo” di Catania (area San Giuseppe La Rena). Per chi non lo sapesse, l’area è stata destinata al “mercatino delle pulci”, a mio umile parere, lodevole iniziativa del comune di Catania per rendere fruibile uno spazio urbano, sia per chi è appassionato di vecchi cimeli, ma anche per chi versa in una condizione economica non delle migliori, e può approfittare per acquistare delle cose a bassissimo prezzo. Il nostro essere “operai “ci fa essere solidali con tutte queste famiglie,ovviamente anche il venditore ne trae un piccolo beneficio per poter tentare di sbarcare un lunario durante la settimana.
Detto questo, l’amministrazione comunale, cui faccio un plauso, ha assegnato gli stalli e le relative licenze. Sembrerebbe un percorso perfetto, ma ecco che, in barba agli stalli ed alle licenze, ci sono tantissimi infiltrati “abusivi”, che si inseriscono sia nelle strade adiacenti ( via San Giuseppe La Rena e via Forcile), dalla sera del sabato vengono invasi dagli abusivi e montano anche tra i regolari possessori di licenza e stallo. Ovviamente tutto ciò accade nelle ore serali del sabato in presenza dei “Vigili Urbani”
Non vogliamo accusare nessuno, ma riteniamo corretto informare tutti i Catanesi quello che accade la domenica in torno alle 15:00, ovvero alla fine del mercato sopra descritto.
– Tutti i i nostri uomini e mezzi devono confluire immediatamente nell’area in questione, poiché entro la sera della stessa domenica dobbiamo riconsegnare l’area perfettamente bonificata, questo ci è stato imposto dal Comune di Catania.
– Per dare un’idea pratica ogni domenica pomeriggio in merito a quello che lasciano, l’azienda impiega i seguenti mezzi e operatori: 2 Camion , 3 satelliti Isuzu, 2 macchine spazzatrice e 11 operatori, per un totale di 18 unità.
– Le spazzatrici visto la grandezza dei “rifiuti” riportano serissimi danni meccanici, pregiudicanto il lavoro delle stesse nei giorni a seguire.
Per farla breve, tutto il personale in servizio, fino a pochi minuti prima impegnato al centro storico e zone limitrofe, deve riversarsi in quella che diventa una “Discarica abusiva” paradossalmente autorizzata. Avete presente quei signori con i carrelli della spesa che raccolgono rifiuti tutta la settimana? Bene!! Potrebbero portarli direttamente alla discarica ed in vece la discarica la creano a noi. Ma a Catania è tutto complesso
Ovviamente per ragioni legate al budget aziendale, non possiamo richiedere ai nostri dirigenti, né unità in più lavorative né tanto meno straordinari. Basterebbe un po’ di volontà dei Vigili Urbani, e se all’occorrenza hanno difficoltà a gestire gli abusivi potrebbero richiedere l’intervento delle forze dell’ordine ,” Prefetto e questore”. D’Aquino ha fatto segnalazioni, convocando il dirigente dell’Ambiente, Salvo Cocina, che si è impegnato per poter regolarizzare il mercato. Anche il comandante dei vigili urbani, i dirigenti dell’Oikos e l’assessore D’Agata hanno verificato la situazione. Quest’ultimo conferma l’esistenza di un problema.
“La problematica è reale – afferma l’assessore all’Ambiente che, più di una volta si è recato in sopralluogo nell’area antistante l’ex mercato ortofrutticolo, per verificare la situazione. Occorre maggior controllo per evitare non solo gli abusivi ma anche che la zona si riduca in questo stato. La settimana prossima – conclude – abbiamo convocato un tavolo tecnico proprio per affrontare la situazione”.
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04 Luglio 2015, 13:36