27 Febbraio 2017, 22:13
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PALERMO – Il fumo ha improvvisamente invaso tutte le stanze, le fiamme alte hanno raggiunto il secondo piano del palazzo. Un incubo per i lavoratori del museo geologico Gaetano Giorgio Gemmellaro di corso Tukory, che in fretta e furia hanno lasciato i locali e lanciato l’allarme ai vigili del fuoco. L’incendio è divampato oggi pomeriggio in via Giuliano Majali, alle spalle del museo. Un’area ormai da anni invasa dai rifiuti, la stessa sulla quale si affaccia l’ingresso riservato ai disabili.
Cumuli e cumuli di immondizia circondano quotidianamente i cassonetti. Sacchetti, vecchi mobili, montagne di abiti usati, cataste di cartoni e rifiuti solidi urbani coprono il marciapiede. Un microcosmo all’insegna del degrado a due passi da uno dei varchi di accesso al percorso Arabo-Normanno. Come se non bastasse, ai rifiuti che si accumulano dopo il mercatino abusivo che si svolge ogni giorno nella zona, qualcuno oggi ha deciso di appiccare un incendio.
“E’ stato il panico – racconta Carla D’Arpa, conservatrice museale del Gemmellaro – perché abbiamo improvvisamente sentito cattivo odore, ma abbiamo capito cosa stava accadendo soltanto quando il fumo ha invaso le stanze. Per fortuna in quel momento non c’erano visitatori o scolaresche. Io e miei colleghi ci siamo affacciati: le fiamme erano alte, a fuoco c’era qualunque tipo di materiale, soprattutto plastica. Abbiamo visto sciogliersi le serrande, i climatizzatori sono andati in tilt, la parete sul retro del museo si è completamente annerita. E’ stato l’apice dell’inciviltà con cui dobbiamo ormai convivere da diversi anni a questa parte”.
Il museo fondato nel 1860, gioiello della cultura a livello europeo che custodisce più di seicentomila reperti, è infatti “ostaggio” del suk dell’illegalità da tempo. “Non sappiamo più a chi rivolgerci – dice il direttore Valerio Agnesi – la situazione continua a degenerare senza che venga preso alcun provvedimento. Sarebbe questo il biglietto da visita per chi verrà a trovarci in quanto città capitale della Cultura? E’ questa la cornice del percorso Arabo-Normanno che dista solo pochi metri? Il sindaco Orlando, alcuni anni fa, partecipò ad un evento organizzato al museo e dopo le nostre segnalazioni l’area fu sgomberata dagli abusivi. Il risultato durò poco, perché l’invasione non si è mai fermata. Chiediamo nuovamente un provvedimento definitivo – conclude Agnesi – perché quello che è accaduto oggi è la conseguenza del degrado in cui è sprofondata la zona”.
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27 Febbraio 2017, 22:13