Mercato chiuso, parola al campo| Iachini e i possibili nuovi moduli

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01 Settembre 2015, 20:03

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PALERMO – Il gong del calciomercato estivo ha riecheggiato nelle stanze dell’Ata Hotel Executive di Milano quando ieri alle 23 le trattative tra i club si sono date appuntamento a gennaio 2016. Per il Palermo di Maurizio Zamparini e del tecnico Beppe Iachini le ultime 24 ore non hanno portato però in dote un ultimo colpo in entrata. Dopo Alberto Gilardino, arrivato nell’ultima settimana dai cinesi del Guangzhou, i rosanero non hanno infatti valutato la necessità di ulteriori rinforzi per la propria squadra considerando la rosa nelle mani del proprio tecnico già abbastanza attrezzata per affrontare l’attuale campionato.

Il Palermo, che in queste prime due giornate di serie A ha trovato due preziose vittorie con Genoa ed Udinese, va dunque avanti con la maggior parte dei calciatori acquistati nei primi mesi estivi e che hanno svolto quasi interamente il ritiro con il club siciliano. Parliamo dunque dei rientranti dai prestiti Goldaniga e Struna, di Brugman, Cassini, Hjliemark, El Kaoutari e degli ultimi arrivi Djurdjevic e appunto Gilardino, quest’ultimi chiamati a sostituire con le prestazioni e nel cuore dei tifosi i partenti Paulo Dybala e Andrea Belotti. Ma quali moduli potrà attuare dunque Iachini con gli uomini che gli ha messo a disposizione la società? Qui di seguito ne abbiamo elencati alcuni:

3-5-2. È il preferito dal tecnico ascolano con cui l’anno scorso ha raggiunto i migliori risultati con i rosanero nella massima serie. Quest’anno potrebbe riproporlo in più occasioni sia con Gilardino in coppia con Vazquez sia con il macedone Trajkovski. Meno entusiasmante l’accoppiata con Quaison già vista contro il Genoa. Nella linea difensiva a tre El Kaoutari prende il posto di Andelkovic, con Struna che può insidiare il posto del titolare Vitiello, mentre sulla mediana sarà ballottaggio fra Jajalo e il giovane svedese Hjliemark per le chiavi della regia.

3-4-3. Una variante offensiva del precedente schieramento per dare pochi punti di riferimento all’avversario in attacco. Nel trio davanti possono coesistere punte (Gilardino e Djurdjevic) seconde punte (Trajkovski, Cassini, Quaison) e il trequartista Vazquez, elemento imprescindibile con le sue giocate. A centrocampo Chochev dovrebbe accomodarsi in questo caso in panchina per lasciare spazio a Rigoni e Jajalo e agli esterni Rispoli e Lazaar.

4-3-2-1. L’albero di Natale di guidoliniana memoria potrebbe tornare di moda fra i rosanero, vista la presenza di una punta d’esperienza e affamata di gol come Gilardino. In difesa verrebbe sacrificato uno fra Struna e Vitiello con il conseguente arretramento degli esterni Lazaar e Rispoli (con Morganella pronto a riprendersi il suo posto). A centrocampo Rigoni e Chochev ai lati di Jajalo e sulla trequarti due dai piedi buoni come Vaquez e Trajkovski (o in alternativa Cassini e Quaison) ad inventare per l’unico terminale offensivo.

4-4-2. Con Iachini, che predilige un centrocampo che dia pochi punti di riferimento e in cui tutti i reparti lavorano all’unisono, difficilmente si vedrà un modulo di questo tipo. Ai terzini dovrebbero sovrapporsi infatti gli esterni che, com’è noto nelle squadre dell’ex Chievo e Sampdoria, devono essere in grado di saper fare entrambe le fasi.

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01 Settembre 2015, 20:03

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