16 Dicembre 2021, 18:12
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Si è concluso con la condanna a 3 anni di reclusione per Valdero Rigoni e con l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” della figlia Valentina, il processo con rito abbreviato con al centro la prima tranche dell’indagine della Procura di Milano su Shernon Holding srl, società che gestiva 55 punti vendita di Mercatone Uno e dichiarata fallita nel maggio 2019 con un ‘buco’ da circa 80-90 milioni di euro.
Un fallimento di cui gli oltre 1.800 lavoratori erano venuti a conoscenza nella notte tra il 24 e 25 maggio del 2019 e solo tramite Facebook o WhatsApp. A decidere di condannare l’ex amministratore della Shernon anche alle pene accessorie e a una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 1 milione e mezzo di euro nei confronti della parte civile, è stato il gup milanese Natalia Imarisio.
Rinviato, invece, a giudizio Michael Thalmann, altro amministratore della società dal 2017 al marzo 2019. Nel filone delle indagini condotte dalla Gdf e coordinate dal pm Roberto Fontana e dall’aggiunto Riccardo Targetti, gli indagati a vario titolo per bancarotta con distrazioni e dissipazioni di somme di denaro per oltre 2,5 milioni di euro, originariamente erano 5. Ma la posizione di due persone, che comparivano nell’atto di chiusura dell’inchiesta, era stata stralciata in vista della richiesta di archiviazione, mentre per Rigoni padre e figlia e per Thalmann i pm avevano chiesto il processo.
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16 Dicembre 2021, 18:12