“Mercimonio all’ospedale Civico” | Re deve pagare 283 mila euro

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31 Gennaio 2020, 17:16

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PALERMO – Il conto è meno salato del primo grado. Mario Re deve pagare 283 mila euro e non più 428 mila euro. La sezione di appello della Corte dei Conti – presidente Giuseppe Aloisio, estensore Giuseppe Colavecchio – ha condannato per danno erariale l’ex primario della Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo.

Nel 2008 un’indagine della sezione Reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile svelò un giro di corruzione nella gestione degli appalti per le forniture, truffe e peculati ai danni dell’azienda ospedaliera. Grazie alla compiacenza dei medici, e sfruttando l’escamotage dell’urgenza, le forniture sarebbero state gonfiate.

Mario Re era uno degli imputati e fu accusato di avere ottenuto in cambio una serie di benefit: cene, congressi, viaggi, ingressi allo stadio, il pagamento delle rate della macchina e altro ancora. In primo grado l’ex primario fu condannato a 7 e due mesi per corruzione, truffa e falso. In appello arrivò la prescrizione dei delitti di truffa e corruzione e la pena scese a 4 anni e 11 mesi per falso. Falso che, infine, nel 2017, la Cassazione dichiarò anch’esso prescritto.

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Le indagini della magistratura contabile sono andate avanti lo stesso poiché “la Cassazione, nel dichiarare la prescrizione anche del reato di falso, aveva comunque confermato la bontà dell’impianto accusatorio, deducendo che, pur in assenza di un giudicato di condanna, le prove raccolte in sede penale avrebbero dovuto essere liberamente valutate dal collegio al fine di formare un convincimento conforme alla propria impostazione”.

I giudici di secondo grado hanno dato ragione alla Procura regionale della Corte dei Conti che ha parlato di “mercimonio”, accogliendo però una parte del ricorso difensivo. E così la cifra da pagare – la sentenza è ormai definitiva –  è scesa a 283 mila euro”.

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31 Gennaio 2020, 17:16

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