03 Febbraio 2015, 17:30
2 min di lettura
MESSINA – In attesa del tesseramento dell’ex centrocampista di Rimini e Roma Ahmed Barusso, il Messina chiude l’ennesimo mercato invernale scoppiettante con sei acquisti e nove cessioni. Cifre che non rendono merito al lavoro del direttore sportivo Danilo Pagni, che ha sfoltito ma al tempo stesso potenziato una rosa priva di fosforo e qualità, sempre tenendo d’occhio l’età media e, ovviamente, le casse societarie: “Siamo riusciti a fare mercato in un momento difficile – ha spiegato – c’erano società che a Milano sono state per settimane concludendo poco. Noi, grazie anche al lavoro sottotraccia del patron Pietro Lo Monaco, abbiamo fatto un ottimo lavoro dimostrando che nonostante si giochi per la salvezza in Lega Pro, Messina è ancora è una piazza ambita. Certo bisogna tener conto di alcuni valori, però se penso che prima c’era Bjelanovic classe ’79 e Vincenzo Pepe classe ’87 adesso, ad esempio, c’è De Paula che dell’83 e Spiridonovic del ‘93”.
Proprio l’ex Padova e il talentino austriaco sono i colpi di cui Pagni si sente più fiero: “Ringrazio gli amici del Vicenza perché Spiridonovic è il giocatore che cercavamo – ha spiegato – rapido, veloce e di personalità e si sposa bene con il nostro modulo inoltre l’età è dalla sua parte. De Paula ha voglia di rivalsa, ha anche segnato qualche gol in Serie A e sono sicuro che ci potrà essere utilissimo. Avevamo chiuso per Betancourt, poi però il Procuratore ha complicato l’affare. Rullo – ha continuato – viene a Messina con la fame giusta, è reduce da una stagione sfortunata ma la sua carriera parla per lui, titolare a Lecce in A e poi a Napoli in B. Barusso? Piace tanto a Grassadonia e lui ha scelto noi per rimettersi in gioco, valuteremo le sue condizioni fisiche”.
Uno sguardo infine a chi ha lasciato Messina: “Alcune cessioni sono state marginali, di atleti che non sono stati impegnati poco. Inoltre sono andati via giocatori che hanno deluso mentre altri elementi hanno fatto scelte per interesse personale. Le nostre operazioni sono sotto gli occhi di tutti, Messina è stata una mosca bianca in un mercato bloccato”.
Pubblicato il
03 Febbraio 2015, 17:30