Messina, devi monetizzare | Poi si investe sul mercato

18 Giugno 2016, 17:30

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MESSINA – Con l’arrivo di Valerio Bertotto in panchina, il Messina ha riempito anche l’ultimo tassello di un finale di stagione più che mai tribolato. Il neo-tecnico dei giallorossi sarà presentato nella giornata di lunedì. anche se la sua presenza in città gli ha già permesso di rompere il ghiaccio con tutto l’ambiente. Conosciuti staff dirigenziale e visionate le strutture dello stadio Franco Scoglio e dello stadio Celeste, per l’ex bandiera dell’Udinese sarà il momento di tuffarsi a 360 gradi nella sua nuova avventura.

Sia Bertotto che il direttore sportivo Vittorio Tosto, successivamente si metteranno all’opera per tastare gli umori dei sette giocatori attualmente sotto contratto, accertandosi della voglia di ogni singolo tesserato di continuare l’avventura in giallorosso anche nella prossima stagione. Certa la permanenza di Ionut, la piacevole sorpresa della parte finale della passata stagione, mentre dovrebbero essere vicini alla permanenza anche Addario, Fusca e Bramati anche se nessuno di loro ha per il momento sottoscritto il rinnovo. I nodi più spinosi sembrano essere quelli di Martinelli e Giorgione, che possono vantare estimatori sia in Serie B che tra le big della Lega Pro. Sul difensore romano da tempo c’è la Virtus Entella, mentre il centrocampista campano avrebbe ricevuto una sostanziosa offerta dal Foggia.

L’intento della società potrebbe anche essere quello di monetizzare, al fine di avere anche del denaro da investire sul mercato. Sembra ormai distante anche la permanenza di Diogo Tavares, sul quale ci sarebbe il forte pressing del Catanzaro anche se su di lui potrebbe piombare molto presto il Catania, con il ds nuovo ds etneo Christian Argurio che lo scorso anno lo ha voluto fortemente in riva allo Stretto. Con l’arrivo di Bertotto sulla panchina giallorossa però si potrebbe clamorosamente riaprire la pista Gustavo. Tra il neo-tecnico e il brasiliano c’è una buona amicizia, inoltre l’ex Lecce si adatterebbe benissimo sia al 4-3-3 che al 4-3-1-2 solitamente adottato dall’ex bandiera dell’Udinese.