05 Marzo 2024, 18:03
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MESSINA – “Il ponte sullo Stretto? “Sicuramente dà lavoro. Credo, se tutto è fatto bene e se tutte le infrastrutture sono fatte bene, che potrebbe avere senso”. Così Flavio Briatore, ospite questa mattina di ReStart, il programma di Rai3 condotto da Annalisa Bruchi, è intervenuto sul progetto del ponte sullo stretto di Messina. “Poi tecnicamente – ha proseguito Briatore – quando il ponte arriva in un posto ci vogliono le autostrade e le strade. Non è solo fare un ponte, vuol dire fare le infrastrutture adeguate. Sicuramente darebbe lavoro a un mucchio di gente. Sicuramente unisce due regioni d’Italia e unisce il sud”.
“Il timore di perdere le risorse del Pnrr e del Fondo coesione per far posto all’opera faraonica del Ponte sullo Stretto targata Salvini si fa più concreto e a rimetterci, come al solito, sono i cittadini siciliani e calabresi”. Lo scrive in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante. “L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Piertro Ciucci presenterà a breve l’elenco dei terreni da espropriare su entrambe le sponde e – prosegue – questo metterà a rischio i progetti per i quali tanto avevamo lavorato. Si tratta di sacrificare interventi già finanziati e che oggi, con il Ponte da Salvini che forse non vedrà mai la luce, potrebbero essere accantonati e quindi persi”. “I diritti essenziali di migliaia di cittadini, fette di territorio sottoposti a vincolo, senza dimenticare il diritto all’abitare di residenti nelle zone individuate per la costruzione del Ponte da esproriare passano in secondo piano. I cittadini hanno bisogno di strade e autostrade sicure, ferrovie efficienti prima di ogni altra cosa”, conclude la senatrice pentastellata.
“Il presidente Silvio Berlusconi aveva avviato la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina tra il 2001 e il 2006. C’era tutto: progetto definitivo e cantierabile, e autorizzazioni ottenute a tutti i livelli. Oggi, dopo il decreto Ponte, stiamo andando così veloci proprio grazie al lavoro fatto in quegli anni”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “Tagadà”, su La7. “Purtroppo non abbiamo ancora il Ponte sullo Stretto perché prima Prodi e poi Monti ne hanno bloccato la realizzazione. Questa grande opera che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe stata vissuta come un’opportunità, da noi è diventata una questione ideologica, un argomento di lotta politica. È svilente il fatto che nel 2024 ci sia ancora qualcuno che pensi che un’infrastruttura possa essere di destra o di sinistra. Questo governo crede nel progresso, vuole realizzare il Ponte, vuole portare in Sicilia e in Calabria sviluppo, occupazione, turismo e occasioni per nuovi investimenti. Chi vuole il perenne immobilismo e tifa per l’oscurantismo rimarrà deluso”.
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05 Marzo 2024, 18:03