08 Ottobre 2015, 20:10
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MESSINA – Il pareggio interno contro l’Ischia non ha minato le certezze di un Messina partito comunque con il piede giusto, con 4 pareggi ed una vittoria nelle prime 5 giornate di campionato. Uno score comunque importante se si pensa che questa rosa, di fatto, è stata costruita in fretta e furia nella rima metà settembre, non appena la riammissione in Lega Pro è diventata realtà. Risultati assolutamente encomiabili, anche perché in queste 5 giornate per due volte i ragazzi di Di Napoli hanno dovuto giocare ogni tre giorni affrontando avversari del calibro di Benevento e Paganese fuori casa, mentre al San Filippo a pagare dazio è stato il Cosenza che ieri è uscito indenne dal “Massimino” di Catania. Fin qui è stato bravo Di Napoli ad amalgamare una squadra nuova di zecca in così poco tempo dandogli un’identità di gioco ben precisa, mentre solo ieri i giocatori hanno evidenziato qualche piccola crepa dal punto di vista fisico dovuto a questo vero e proprio tour de force.
Certo il pareggio in casa contro l’Ischia sa comunque di occasione persa, ma i tifosi hanno visto per l’ennesima volta una squadra che ha dato tutto, cercando di buttare il cuore oltre l’ostacolo. La squadra di Bitetto si è rivelato un muro di gomma invalicabile, giocando quasi tutta la partita nella propria metà campo a difesa dello 0-0. Atteggiamento voluto dal tecnico campano, che doveva fare a meno di Fall e Kanoutè ed è stato costretto a gettare nella mischia l’ex Orlando, tesserato nella giornata lunedì. Per la prima volta nell’arco del campionato, il Messina si è trovato nel gravoso compito di dover fare a partita dall’inizio e così è stato, ma per compiere un intervento Iuiano (ex fischiato dalla Sud) ha dovuto aspettare quasi il 90’, quando si è trovato praticamente a tu per tu con Barraco. Nel mezzo una gara scorbutica, con il giro palla del Messina lento e prevedibile e anche poco incisivo sulle fasce dove i cross pervenuti in area in area campana diventavano facile preda di Filosa e compagni oppure dello stesso Iuliano. Qualcosa nella ripresa è cambiato con l’ingresso di Tavares che ha portato chili e centimetri al reparto avanzato, mentre anche Salvemini è sembrato poter dare il giusto cambio di passo alla manovra. Bene anche Gustavo, mentre Barraco sembra ancora a corto di condizione atletica.
Tra le note negative c’è anche Bramati, che ancora non sembra avere le spalle larghe per sobbarcarsi l’onere di essere il metronomo dell’azione, ma è chiaro che con il rientro a tempo pieno di Baccolo e il possibile impiego di Zanini, Di Napoli avrà veramente l’imbarazzo della scelta. Adesso un altro test probante, visto che al San Filippo arriverà il Matera fresco di cambio in panchina con Pasquale Padalino che ha preso il posto di Davide Dionigi, con il ricordo del mortificante 0-5 del settembre 2014 ancora vivo nelle menti di molti. Allora fu interpretato come una sberla momentanea dovuta ai festeggiamenti per il derby appena vinto al “Granillo”, invece fu il primo inequivocabile segnale di una stagione tutta da dimenticare. Al Messina di oggi l’onere e l’onore di cancellare gli spauracchi del passato.
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08 Ottobre 2015, 20:10