I Maiorana e Messina Denaro | "Ricatto sessuale al latitante" - Live Sicilia

I Maiorana e Messina Denaro | “Ricatto sessuale al latitante”

Matteo Messina Denaro

Il racconto dei testimoni e la clamorosa ipotesi degli inquirenti.

SCOMPARSA MISTERIOSA
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PALERMO – Il testimone due anni fa è seduto davanti al magistrato. Ha fretta di liberarsi di un peso. Nel 2007 ha conosciuto Karina Andrè, l’ex compagna di Antonio Maiorana, l’imprenditore scomparso quello stesso anno assieme al figlio Stefano. La donna gli ha confidato del suo rapporto con un “mafioso importantissimo di Trapani che avrebbe potuto risolvere qualunque tipo di problema”.

Non fece il nome ma, aggiunge il testimone, “ritengo molto probabile che questa persona possa essere Matteo Messina Denaro”. Quando pronuncia il nome del latitante avverte un malore. Ha la bava alla bocca. Si teme una crisi di epilettica. Sviene.

Lo stesso tipo di affermazioni vengono raccolte dalla bocca di un altro testimone a cui la donna ha raccontato del suo legame con uno “che conta a Trapani” e di avere addirittura assistito ad un omicidio deciso dal “mafioso trapanese”. Anche lui ritiene che possa trattarsi di Messina Denaro. Il testimone aggiunge che la donna, “fino al momento della scomparsa dei Maiorana aveva un rapporti di estrema fiducia e confidenza con l’ingegnere Alamia”. Francesco Paolo Alamia è indagato per la scomparsa dei Maiorana, ma la Procura ha chiesto l’archiviazione alcuni giorni fa.

Dieci giorni prima della scomparsa dei due imprenditori, Alamia, socio della Calliope, l’impresa che si era affidata ai Maiorana per costruire un residence a Isola delle Femmine, cede le quote a Dario Lopez, che ne deteneva già il 50%, e da questi finiscono a Karina Andrè. In pratica Antonio Maiorana da collaboratore esterno sarebbe divenuto proprietario di mezza azienda. Un’operazione che sarebbe frutto di un ricatto sessuale. Così ipotizza il pubblico ministero Roberto Tartaglia senza però avere trovato le prove sufficienti per sostenerlo in un processo, tanto che è stata chiesta l’archiviazione.

Maiorana padre sarebbe stato in possesso di un video hard che ritraeva uno dei vecchi soci durante un rapporto sessuale con una minorenne e minacciava di diffonderlo. In cambio del suo silenzio avrebbe ottenuto che le quote della Calliope finissero ad Andrè. Nella sua testimonianza Lopez riferisce le confidenze ricevute di Alamia che gli avrebbe detto di conoscere Messina Denaro.

Ed ecco l’ipotesi sussurrata dagli investigatori: nel ricatto sessuale potrebbe essere rimasto vittima anche il latitante immortalato in chissà quale situazione intima. Un’ipotesi su cui si continua a lavorare nonostante la richiesta di archiviazione dell’indagine per omicidio nei confronti di Giuseppe Di Maggio e Francesco Paolo Alamia.


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