11 Aprile 2015, 17:15
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MESSINA – Nello Di Costanzo ci crede. Il tecnico del Messina alla vigila del match del “Ceravolo” di Catanzaro mostra un cauto ma sincero ottimismo, fondato sulle buone prestazioni offerte dai suoi ragazzi nell’ultimo periodo. Ora però è arrivato il momento di raccogliere quanto seminato, per tornare a quella vittoria che manca ormai da quel celeberrimo 25 gennaio contro la Reggina: “Stiamo facendo bene, contro il Martina e soprattutto ad Aversa abbiamo espresso dei valori come la caparbietà, la voglia di non mollare e l’essere squadra – ha commentato il tecnico –abbiamo offerto delle prestazioni sempre in crescendo sul piano dell’intensità di gioco e del giro palla, ci manca però brillantezza soprattutto negli ultimi sedici metri e questo ci ha penalizzati sia ad Aversa che con il Martina Franca, dove ai punti meritavamo di vincere invece per poco non venivamo beffati”. La matematica da ancora chance per sperare nella salvezza diretta, ma gli otto punti dalla Paganese a cinque giornate dalla fine sembrano una montagna insormontabile: “Abbiamo il dovere di crederci e i mezzi per farlo. Anche perché vincere partite vuol dire aumentare la propria autostima e la fiducia in se stessi, però non possiamo far finta che la classifica sia un’altra quindi è giusto lavorare anche sul lungo periodo”. Domani Di Costanzo avrà davanti un Catanzaro che non ha più nulla da chiedere ad una stagione, che doveva vedere i calabresi per il primato ma il campo ha clamorosamente deluso le aspettative: “Hanno un organico di tutto rispetto – ha dichiarato – formato da giocatori importanti. Non mi aspetto una squadra demotivata, anzi, mi aspetto un Catanzaro voglioso di fare bella figura davanti al proprio pubblico”.
Finalmente il tecnico di Acerra potrà schierare la migliore formazione, a sorpresa è stato convocato anche Iuliano che potrebbe riprendere il posto da titolare dopo oltre un mese e mezzo, ma scansare Berardi non sarà facile. Solo all’ultimo Di Costanzo scioglierà i dubbi sull’assetto difensivo che comunque dovrebbe essere a 4, formato da Cane a destra e Silvestri a sinistra con Altobello e Stefani centrali. In mezzo il sacrificato potrebbe essere Izzillo, che dovrebbe partire dalla panchina per lasciare spazio al duo Damonte-Nigro con Mancini e Ciciretti esterni. In attacco confermata la coppia formata da Corona e Orlando a completare un classico 4-4-2.
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11 Aprile 2015, 17:15