09 Novembre 2015, 18:55
2 min di lettura
MESSINA – Il successo di Melfi ha fatto aumentare l’entusiasmo intorno al Messina, con la città che ha ufficialmente iniziato l’avvicinamento al derby con il Catania, in programma domenica alle ore 14,30. Sfida sentita quella con gli etnei, che torna dopo 8 anni in un momento difficile per l’intera popolazione messinese, alle prese con una crisi idrica che sta mettendo in ginocchio 240 mila abitanti. A ridare un sorriso e un pizzico d’orgoglio ai messinesi ci sta pensando la truppa di Arturo Di Napoli, che sabato ha vinto e convinto a Melfi confermando tutte le caratteristiche che ne hanno fatto l’autentica mina vagante del campionato.
Quella con il Catania è una rivalità molto sentita, inferiore forse solo a quella con la Reggina, che ha raggiunto il proprio picco il 17 giugno del 2001, quando le due squadre si giocarono al “Celeste” la finale dei playoff per tornare in Serie B. Dopo l’11 del “Massimino”, a spalancare le porte della cadetteria al Messina fu Sasà Sullo su calcio di rigore, ma la festa lasciò poi spazio alla cronaca per il ferimento del tifoso messinese Tonino Currò, morto alcune settimane dopo. Indimenticabile anche il 30 inflitto ai rossoblù nella stagione 2003/04, quella del ritorno in Serie A con l’attuale tecnico Arturo Di Napoli ad aprire le danze. Proprio il tecnico milanese è riuscito a mettere su una sinfonia perfetta, fatta di solidità e qualità, capace di subire appena 5 gol in tutto il campionato.
A Melfi il Messina non ha concesso una sola palla gol agli avversari, merito non solo dello straordinario duo difensivo Martinelli-Parisi, ma di tutta la squadra che pressa e impedisce agli avversari di ragionare. Oltre ai risultati incoraggianti che fanno del Messina la seconda forza del campionato, la società si sta impegnando affinchè una tifoseria intorpidita torni a trepidare per i colori giallorossi. L’obiettivo dei 20 mila spettatori per il derby sembrava una provocazione lanciata dal d.g. Lello Manfredi, potrebbe però trasformarsi in una clamorosa realtà, dato che attualmente una prima stima parla di 6 mila e 500 tagliandi già venduti. In particolare sta fruttando la collaborazione con l’Ateneo per coinvolgere gli studenti universitari. L’entusiamo intorno alla squadra si sta ricreando, nessuno fissa obiettivi per il futuro, per ora c’è soltanto la gioia di avere una squara che diverte e suda la maglia e per una città in ginocchio può bastare.
Pubblicato il
09 Novembre 2015, 18:55