Messina, Lucarelli per rialzarsi: | “Bisogna lavorare sulla testa”

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18 Ottobre 2016, 19:04

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MESSINA – Una squadra smarrita tatticamente e mentalmente, una società contestata ed una tifoseria in fermento. Cristiano Lucarelli sbarca a Messina in un momento complicato, dove tutte le componenti che fanno parte del famoso ambiente che compongono una realtà, sembrano ormai scollate l’una con l’altra. Il ko di Monopoli ha fatto precipitare la situazione, non solo per la sconfitta in se ma per la prestazione di una squadra che ha fatto rivivere ai tifosi i fantasmi di due stagioni, quando, tanto per intenderci, il Messina retrocedette in Serie D al termine di una stagione tragicomica.

La sensazione è che i buoi siano scappati da un pezzo, ma adesso serve inseguirli uno ad uno e farli rientrare nel recinto prima che sia troppo tardi. Che il Messina sia in crisi non c’è dubbio, ma fortunatamente il fattore tempo è dalla parte dei giallorossi, perchè fino a prova contraria ci sono ancora tutte le possibilità affinchè questa crisi non si tramuti in una metastasi irreversibile. Su come sarà tatticamente il Messina di Cristiano Lucarelli è ancora presto per dirlo, l’ex bomber amaranto nelle sue prime apparizioni in panchina ha sempre cercato di proporre un calcio offensivo, affidandosi spesso al 4-3-3, modulo che Marra ha adottato nelle primissime giornate di campionato. Sarebbe un errore però focalizzarsi solo ed esclusivamente sull’aspetto tattico, perchè quello visto al “Veneziani” è un Messina in chiara sofferenza mentale, senza mordente ed incapace di reagire al primo schiaffo subito.

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Il presidente Stracuzzi ha dunque deciso di affidarsi al carisma e alla grinta del tecnico livornese doc, proprio lui che a suon di gol ha fatto vivere gioie indimenticabili ai tifosi toscani. In panchina però è tutta un’altra storia, anche se Lucarelli sembra avere già le idee ben chiare: “A Stracuzzi chiederò le ultime garanzie sul potenziamento della squadra. Abbiamo poco tempo a disposizione, mercoledì dovremo già scendere in campo per la Coppa Italia. Ho seguito l’ultima partita con il Monopoli e presto visionerò altri filmati. Credo che si dovrà lavorare prima di tutto sulla testa dei calciatori, che va ripulita da cattivi pensieri e negatività, per non sprofondare nella depressione. Se perdi cinque partite su sei ovviamente non avrai il morale alle stelle”.

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18 Ottobre 2016, 19:04

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